Il Liceo Jacopone sul palco: spettacolo finale del Laboratorio Teatrale

Il Laboratorio teatrale come progetto storico del Liceo Jacopone è un progetto che si tiene da molti anni; nato come attività extrascolastica è finito per essere un luogo di riunione per gli studenti amanti dell’arte e di questa sua sfumatura.

Ogni anno gli esperti esterni a cui viene affidato questo progetto e il docente referente si impegnano nell’organizzazione, settimana per settimana, affinché ognuno dei ragazzi abbia la possibilità di portare avanti l’attività, conciliando la vita privata con gli incontri laboratoriali. La scuola fa anche in modo che alla fine di questo percorso i ragazzi possano recitare in uno spettacolo nel Teatro comunale di Todi, affinché le famiglie e gli amici apprezzino l’impegno e la bravura di questi ragazzi.

Le novità di quest’anno

Quest’anno il progetto è stato affidato al Teatro Laboratorio Isola di Confine guidato da Valerio Apice e Giulia Castellani, coppia nella vita e sul palco, che ogni anno svolgono attività che coinvolgono 600 persone tra professori e alunni. Insieme si sono impegnati per far crescere la loro impresa, in modo che i ragazzi dell’Umbria possano portare avanti la passione per il teatro. Valerio nella vita è autore, regista, attore ed educatore teatrale, Giulia, anche lei educatrice teatrale, è attrice. Insieme operano per garantire allo spettatore di perdersi tra le loro fiabe, che hanno lo scopo di rappresentare i modelli umani nei giorni d’oggi. Durante gli incontri, come loro collaboratore, c’è Riccardo Savelli, e la referente scolastica, Federica Zafferami. Ognuno di loro ha effettuato il proprio lavoro in modo egregio e hanno aiutato i ragazzi a formarsi ma soprattutto a divertirsi.

Lo spettacolo: L’amore delle tre melarance

Il 22 maggio alle ore 21 ci sarà lo spettacolo di fine anno al Teatro comunale di Todi, in cui noi attori in erba metteremo in scena “L’amore delle tre melarance”: un’opera di Carlo Gozzi, rivisitata da Giulia e Valerio. Il tema che si toccherà maggiormente sarà la paura. Ma non quella degli insetti o dell’altezza, ma quella paura che ti attorciglia lo stomaco, ti mette le catene e non ti fa trovare la felicità. Altro tema ricorrente è il coraggio, quello che ti fa rompere le catene e ti aiuta a urlare al mondo che ce la farai e che niente e nessuno può toglierti la felicità. Quando Giulia e Valerio hanno presentato questa idea, noi ragazzi ci siamo mostrati entusiasti, impegnandoci già da subito nella recitazione di quest’opera.

La testimonianza della scrivente

Mi presento, mi chiamo Siria Santarone e da tre anni partecipo al progetto del Laboratorio teatrale della scuola. Ogni anno è un’emozione diversa, perché noto su di me un cambiamento che mi aiuta a guardare da ogni angolazione ciò che potrebbe essere il mio futuro. Stare sul palco a comunicare qualcosa al pubblico è proprio ciò che mi ha fatto innamorare di questo mondo, sapere che le loro emozioni sono nelle mie mani e perciò devo sapere come gestirle, mi invoglia a imparare e tirare fuori il meglio di me stessa.  Ho coltivato questa passione durante questi tre anni, grazie all’aiuto di ogni esperto e di ogni singolo compagno con cui ho condiviso il palco. Ci sono stati tanti pianti, soprattutto quando non mi sono sentita all’altezza di ricoprire un qualsiasi ruolo che mi sia stato assegnato; c’è stata la paura quando sentivo che non riuscivo a tirare fuori ogni sfaccettatura del mio personaggio e quando temevo di deludere chi mi era stato accanto in questo progetto; c’è stata la tremarella poco prima che si aprisse il sipario oppure sul palco quando io e i miei compagni cerchiamo di non ridere a causa di tutta la tensione che abbiamo accumulato e infine c’è stata la felicità, quando tutto si fa buio alla fine dello spettacolo e senti gli applausi delle persone. A quel punto capisci che è valsa la pena fare tanti sacrifici durante l’anno. Personalmente se tornassi in primo superiore rifarei tutto da capo e questo fa capire l’efficienza di ogni singolo membro che compone il progetto teatrale. Sono doverosi i ringraziamenti alla preside Prof.ssa Maria Rita Marconi, alla referente prof.ssa Federica Zafferami e all’associazione Isola di Confine per l’opportunità che hanno dato agli studenti anche quest’anno.

Aspettando con ansia l’anno prossimo per rivivere quest’esperienza, vi aspettiamo al Teatro comunale di Todi, giovedì 22 maggio alle ore 21. 

Siria Santarone

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