Donazione e trapianti di organi, una scelta consapevole e un atto d’amore

Hai mai pensato che un semplice gesto potrebbe salvare una vita?

Ogni giorno, tante persone aspettano un trapianto o una trasfusione per poter continuare a vivere. Circa 8.500 sono in Italia le persone oggi in lista d’attesa per un trapianto: per molte di queste è una lotta tra la vita e la morte, che può essere vinta grazie a una donazione. La donazione non è solamente un atto medico: è un gesto d’amore, di altruismo che si fa consapevolmente. Significa pensare agli altri, anche a quelli che non conosciamo: rappresenta una seconda possibilità per persone malate in fin di vita.

Un donatore di organi può salvare fino a nove vite. In Italia, ogni anno vengono effettuati oltre 4.600 trapianti, ma ci sono ancora migliaia di persone in attesa di un organo che potrebbe cambiare la loro vita. Purtroppo, molti pazienti non riescono a ricevere un trapianto in tempo.

Ci sono modi diversi di essere donatore: per esempio, si può scegliere di donare un tessuto o un organo sia quando si è ancora in vita, oppure dopo la morte. Le persone viventi possono donare alcuni organi e tessuti senza mettere a rischio la propria esistenza. Possono donare:

  • Un rene (ne abbiamo due, ma possiamo vivere con uno).
  • Una parte del fegato (si rigenera).
  • Una parte del polmone (anche se è meno comune).
  • Midollo osseo (importante per chi ha malattie del sangue).
  • Sangue e plasma (che si rigenerano rapidamente).

Invece le persone morte possono donare qualsiasi organo, a patto che, il donatore deve essere clinicamente dichiarato in morte cerebrale, inoltre i suoi organi devono essere in buona salute.

L’Associazione che promuove la donazione di organi dopo la morte, aiutando chi è in lista d’attesa per un trapianto salvavita, è l’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule). Se una persona decide di diventare volontario dell’AIDO, dichiarare le proprie volontà è molto semplice. Può essere fatto anche compilando un semplice foglio bianco, riportando data e firma e conservandolo poi tra i propri documenti personali. In alternativa si possono scegliere le altre strade descritte dal Centro nazionale trapianti, ossia:

  1. Firmare il modulo presso la propria Azienda sanitaria locale (Asl) di riferimento;
  2. Compilare il modulo all’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità;
  3. Compilare il tesserino blu del Ministero della salute o una delle donor card distribuite dalle associazioni.
  4. Compilare l’atto olografo della Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido).

Donare il sangue è un piccolo impegno, ma ha un impatto enorme. Un semplice gesto che può fare la differenza per qualcuno che sta combattendo per la vita. L’organizzazione che si occupa di raccogliere donazioni di sangue e sensibilizzare sull’importanza di donare è L’AVIS.

Il sangue è indispensabile per malattie oncologiche, interventi chirurgici, trapianti e emergenze. Non è possibile crearlo artificialmente, quindi servono donatori.

Molti malati gravi, come chi ha talassemia (malattia genetica che causa pochi globuli rossi sani) o leucemia (tumore del sangue che produce globuli bianchi anormali), hanno bisogno di molte trasfusioni ogni anno. Perciò la donazione, che sia di sangue, organi o midollo, è regalare il futuro a chi è in punto di morte. Significa dare una seconda possibilità, regalare speranza a chi sta lottando per la vita. Donare è un piccolo gesto, ma per chi lo riceve è un dono immenso, riceve la vita. 

FRANCESCA D’ANGELO

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