CONCORSO DI POESIA E NARRATIVA “SAVERIO MARINELLI”

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Il concorso di poesia e narrativa “Saverio Marinelli”, nato in memoria di uno studente straordinario scomparso prematuramente, è giunto alla IX edizione. I termini per consegnare i vari elaborati scadranno il 10 e 11 maggio, ma intanto vogliamo ricordare che anche l’edizione 2023 ha visto vincitori tre alunni del nostro Liceo: Maddalena Franco ha conquistato il primo posto con “Che cos’è l’amore” e Luca Porcari il terzo posto con “Viaggio nel futuro” per la sezione prosa e Giulia Forasiepi il secondo posto con la poesia “Ricordi” per la sezione poesia.

 

COS’È L’AMORE?

Cos’è l’amore? Bella domanda. L’amore è, a mio parere, qualcosa che non si può spiegare a parole, ma va dimostrato con i fatti. Nonostante ciò, io, una quattordicenne con poca esperienza su cosa sia l’amore, proverò a spiegare cosa esso sia e significhi per me.

L’amore è un po’ come un insieme, e, come tale, esso è costituito da elementi che hanno qualcosa in comune, un filo che li lega tutti, e, questo filo è l’insieme stesso, l’amore, costituito da fiducia, affetto, dall’essere premurosi nei confronti di chi o cosa si ama e sempre disposti a dare qualunque cosa, la vita stessa per quest’ultimi. E, in alcuni casi, anche l’odio fa parte di questo grande insieme, perché solo un sentimento forte come l’amore che anima i cuori può chiamare a sé un altro forte sentimento, che corrode lo spirito e non lascia spazio a null’altro. 

L’amore è un po’ come uno specchio ma con qualche piccola differenza. Esso presenta tanti piccolissimi pezzi con sfaccettature e caratteristiche diverse che, al contrario di quelli dello specchio che , uniti, formano la nostra figura, i pezzettini di amore uniti formano la nostra anima e il nostro essere.

L’amore non è un sentimento che può essere rinchiuso e limitato  a due semplici parole come “Ti amo” ma, appunto, deve essere dimostrato giorno per giorno nelle piccole e semplici azioni quotidiane. L’amore inoltre non è, e non deve essere, limitato alle persone, perché esso è stato concepito per essere universale: si può dunque amare un animale o un concetto astratto come la vita, che ci insegna tanto ogni giorno. 

Per me l’amore è donare tutta la mia fiducia alla mia famiglia e, in generale, a coloro che amo, perché so che mai e poi mai la tradiranno.

Per me l’amore è stare con il mio coniglietto e donargli tutto il mio affetto.

Per me l’amore è essere pronta a dare la vita a occhi chiusi per le persone che amo e so per certo che farebbero lo stesso per me.

Per me l’amore è saper perdonare.

E, infine, ma non per importanza, l’amore per me è saper apprezzare e amare se stessi, la propria origine e la propria vita.

Maddalena Franco

VIAGGIO NEL FUTURO

11 settembre 2023
Oggi è stata una giornata davvero straziante!
Il capo vuole il compito finito entro domani ed io ne ho fatto solo la metà ed è già ora di
cena! Mi sa che dovrò mettermi a lavorare anche dopo cena…
Ora mi preparo una bella cenetta, una tazza di latte caldo e poi mi rimetto subito a
lavorare … basta che non mi addormento…
Il giorno dopo scoprii che mi ero addormentato sul pc e quando mi svegliai vidi un
mondo completamente diverso.
C’erano due possibilità: o era un sogno o era la realtà.
Allora mi alzai dalla scrivania e andai fuori casa.
Vidi un mondo che sembrava futuristico o forse lo era veramente…
Mi sembrava tutto più pulito ed ordinato: al posto dei cartelloni pubblicitari c’erano degli
ologrammi, i palazzi erano alti e bianchi ed erano coperti di piante cresciute nei vasi dei
balconi, le strade erano stranamente silenziose con file ordinate di macchine che però
ancora non volavano ma sembravano a lievitazione magnetica ed i parchi erano pieni di
gente e di bambini felici che giocavano insieme su giochi mai visti prima.
Allora decisi di andare a socializzare un po’.
Vidi una simpatica anziana signora con il suo cane, le chiesi che anno era e in che città
ero e lei mi rispose gentilmente: -Giovanotto, siamo nel 2048! Nella meravigliosa
cittadina di Keystone -.
Rimasi perplesso e pensai che forse potevo trovare il me stesso del futuro dato che
sono nato nel 2003 e abitavo nella stessa città.
Andai in un bar e chiesi un caffè. Mi portarono un tazzone di caffè nerissimo e cattivo
per quanto era amaro.

Vidi una foto appesa ad un muro e, riguardandola bene, mi sembrava di averla già vista
da qualche parte. Capii subito che era la stessa foto che aveva il bar della mia cittadina
nel 2023, quindi capii che era lo stesso bar ma rinnovato completamente!
In quel bar una persona si avvicinò e mi domandò: -Lei viene dal passato, non è vero? –
. Io abbassai la voce e gli risposi: -Si, ma come fa lei a saperlo? -.
Lui mi girò le spalle e se ne andò. Da quel momento tutti nel bar incominciarono a
fissarmi con aria sospetta. Uscì dal bar e cercai di scrutare quell’uomo ma era
scomparso.
Sentii qualcuno dietro, mi girai e qualcuno mi stordì e mi mise una busta in testa.
Mi risvegliai in una stanza buia, sembrava la stanza degli interrogatori nei film. Ad un
certo punto qualcuno accese la luce ed entrò dalla porta della stanza una persona
precisa, vestita con abito elegante e cappello. Mi sembrava strano che nel 2048
esistessero ancora persone che si vestissero così bene.
Accese un sigaro e cominciò a parlarmi. Mi disse:
-Lei è il signor Emmett Rory vero? Io sono il professor Martin Joffrey e lei esattamente
si trova nella sede segreta del Dipartimento Spaziale di Keystone (DSK). Questo
dipartimento è stato fondato nel 2035 e da allora stiamo cercando di regolare i flussi
spazio temporali del mondo. Si, lei non è l’unico che viene dal passato in questo
mondo. I flussi sono cominciati nel 2021 e da allora si contano oltre 1 milione di persone
che vengono da tempi passati. Dobbiamo ancora capire la causa di questi flussi. Forse
lei si starà chiedendo cosa c’entriamo noi del Dipartimento Spaziale di Keystone. Vede
nello spazio possiamo utilizzare un congegno che può far mandare avanti o indietro il
tempo senza causare danni alla linea spazio-temporale. Se ha qualche domanda gli
risponderò subito. –
Risposi:
-Si, ho un po’ di domande da farle. Innanzitutto, anche lei viene dal passato? –
-Si, l’ha capito dal vestito immagino. – Rispose ridacchiando.

-E, in questo momento, nel mio presente sono morto? – Chiesi.
-In questo momento il suo presente è fermo, quindi nessuno si sta accorgendo della
sua scomparsa. –
-E precisamente, cosa volete che faccia io? – Domandai.
-Ecco, noi vorremmo che testasse il nostro congegno. Se funzionerà ritornerà
esattamente dov’era prima. –
Ci pensai un attimo, e gli dissi di sì. Non pensai ai rischi, lo feci solo per ritornare al
presente, a casa, dalla mia famiglia.
Mi disse che dovevo lavorare in squadra, e mi presentò i miei due compagni; John Ludo
e Casper Sulu e l’ultimo anno nel loro presente sono stati rispettivamente il 2025 e il
2029, loro però sono arrivati qui un po’ di giorni prima di me. Una faccia mi sembrava
già di averla già vista da qualche parte. Era quella del signor Ludo, era il signore del
bar!
Il professor Joffrey ci spiegò approfonditamente la missione. Era piuttosto semplice: si
partiva con un razzo di ultima generazione, dovevamo entrare in orbita e fare un giro
della Terra per poi dirigersi verso la Luna per poi catapultarsi con più velocità verso la
terra e poi bisognava innescare il congegno e poi si ritornava ai rispettivi presenti.
Il professor Joffrey disse che la data del lancio era fissata fra una settimana.
Passò una settimana. Eravamo tutti pronti e carichi, anche il razzo e soprattutto il
congegno. Il professore ci augurò buona fortuna e anche tutto il team del dipartimento.
Scattò il conto alla rovescia e… partimmo! Fummo subito nello spazio, ora era arrivato il
momento di fare il giro della Terra. Il professore ci stava guidando da laggiù. Ci
dirigemmo verso la Luna, e poi di nuovo verso la Terra.
Era l’ultimo tratto del nostro tragitto salutammo il professore e tutto il team. Era arrivato
il momento di accendere il congegno e… pouf! All’improvviso tutto diventò bianco e mi
ritrovai davanti al computer. Subito controllai l’ora e il giorno. Vidi con gioia e meraviglia
che erano le ore 9 del 12 settembre 2023.

Non so se fu un sogno ma, se lo fu, fu il sogno più strano e bello che io abbia mai fatto!

Luca Porcari

RICORDI

Ricordo la me, ragazzina,

la me innamorata. 

Ricordo la ragazza che si fermava 

al primo boccone del pasto,

per i morsi che l’amore infliggeva al suo ventre,

facendole passare la fame, 

facendola sentire sazia.

Ricordo i morsi pungenti dell’amore, 

la sofferenza che esso mi causava,

ma anche la gioia con la quale,

quest’ultimo,

riempiva ogni singola parte del mio corpo.

Ricordo il tuo volto che mi incantava,

il tuo sorriso,

la tua voce,

il tuo essere estroverso,

la tua dolcezza.

Ricordo la mia ingenuità,

la tua furbizia.

Ricordo il mio cuore 

infranto,

distrutto, 

spezzato,

addolorato,

straziato,

dal tuo egoismo.

Ricordo il dolore. 

Ricordo il sapore salato 

delle mie amare lacrime versate per te,

versate per il ragazzo, con il quale sognavo una vita,

ma ho vissuto un secondo.

Giulia Forasiepi

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