L’esperienza dei ragazzi-ambasciatori del Liceo
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Delegates di IMUN 2017
Alcuni Delegates di IMUN 2017

TODI – Impegno, determinazione, ambizione, ma anche rispetto e collaborazione: questi i valori fondanti di un Model United Nations (o MUN), una sorta di “gioco di ruolo” promosso da United Network in cui gli studenti vestono i panni di delegates dell’ONU. Due sono le regole fondamentali di un MUN: vestire in modo adeguato e parlare esclusivamente in lingua inglese, proprio come un vero ambasciatore delle Nazioni Unite. Prima dell’evento vengono assegnati una committee e un Paese allo studente, che, seguendo meticolosamente le moltissime procedure, tenendo discorsi, scrivendo bozze di risoluzione, negoziando con altri delegates e molto altro, dovrà cercare di redigere una risoluzione firmata dalla maggioranza delle Nazioni per far fronte a una precisa problematica dei nostri tempi.

Per la prima volta anche il Liceo “Jacopone da Todi” ha partecipato ad IMUN (Italian Model United Nations), la simulazione che si svolge a Roma. Ben 13 studenti del triennio hanno preso parte all’avventura, sotto la guida attenta della docente di inglese Donatella Calamita, venuta a conoscenza del progetto grazie alla segnalazione di alcune colleghe. Questi i nomi dei delegates del Liceo: Pietro Benedetti, Sofia Bicchieraro, Giorgia Billera, Matilde Catalucci, Kaoutar El Fraijy, Lorenza Fortunati, Giulia Marconi, Luca Rinaldi, Elena Rosati, Tommaso Santini, Emanuele Santoro, Flavia Tiberi e Giorgia Zara.

La squadra dello Jacopone ad IMUN
La squadra dello Jacopone ad IMUN

Sono moltissimi i lati positivi dell’esperienza, a cominciare dall’impiego quotidiano della lingua inglese, ormai quasi indispensabile per immettersi nel mondo del lavoro. «È un’attività altamente formativa – asserisce la prof.ssa Donatella Calamita – perché ti mette a conoscenza delle varie problematiche mondiali, ampliando la tua visione del mondo, ma anche per il fatto che ti permette di capire i meccanismi all’interno di rapporti politici, sviluppando le capacità di mediazione e facendoti interagire con gli altri nel rispetto reciproco».

Nonostante fosse un’esperienza nuova, due degli studenti del nostro Liceo si sono distinti per l’impegno dimostrato: a Pietro Benedetti (che scrive) è stata assegnata una “honorable mention” e Kaoutar El Fraijy ha ricevuto il premio più prestigioso a cui si possa ambire, il “Best Delegate Award”, che le ha permesso di partecipare, poche settimane dopo IMUN, alla simulazione che si tiene nella Grande Mela, il cosiddetto GCMUN, dove ha riscosso una “honorable mention”.

Koutar El Fraiji
Koutar El Fraiji

La studentessa rivela ai lettori di Sottob@nco il segreto che le ha permesso di vincere: la collaborazione. «Non credevo a quello che stava succedendo – dice riferendosi alla premiazione – era la prima volta che vi partecipavo e non mi aspettavo di vincere perché sapevo che c’erano tantissimi altri studenti competenti con anni di esperienza. Non potevo fare a meno di piangere per la grande emozione». Kaoutar dedica la vittoria alla prof.ssa Calamita (sua docente di inglese), ad alcuni degli amici che l’hanno sostenuta durante l’esperienza e, soprattutto, alla sua famiglia.

Rispetto e collaborazione, si diceva all’inizio, due valori necessari per far sì che questo mondo, a partire dall’ambiente in cui ciascuno vive, possa diventare un po’ migliore. È questo quello che i delegates dello Jacopone hanno potuto intravedere affacciandosi timidamente, anche se per gioco, nel mondo della politica internazionale. Un buon motivo per guardare con trepidazione alla prossima edizione di IMUN. «Honorable Chair, fellow delegates», che un nuovo IMUN abbia inizio!

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