TODI – Il Liceo “Jacopone da Todi” ha organizzato, in collaborazione con la Direzione Didattica di Todi e con la Scuola secondaria di I grado “Cocchi-Aosta” e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, un evento straordinario: realizzare il record della catena umana con le cifre di Pi greco più lunga al mondo per entrare nel Guinness dei primati. Una lunga fila di 1000 persone con indosso i primi 1000 decimali del numero più famoso della matematica. Tutto è avvenuto martedì 14 marzo, a partire dalle 10:00, con la partecipazione di moltissime persone di età e scuole diverse. Una piazza gremita e soleggiata, un inno alla disciplina più affascinante ed intrigante del mondo. Sicuramente una delle iniziative più belle degli ultimi anni. La catena umana è stata formata da 1000 studenti dai 5 ai 19 anni: le prime 300 cifre sono state indossate dagli studenti del Liceo, i successivi 300 numeri dagli alunni della scuola media e i rimanenti da 400 bambini della scuola primaria e dell’infanzia. Il millesimo decimale è stato indossato dal bambino più giovane della scuola dell’infanzia. I ragazzi, tenendosi per mano, hanno sfilato per via Ciuffelli e si sono ritrovati in Piazza del Popolo, disposti lungo una spirale per una spettacolare foto dall’alto.
È stato un momento importante per tutta la città, con la sua piazza gremita di gente: un’occasione di condivisione e cooperazione. L’assessore Catia Massetti ha motivato l’adesione del Comune all’iniziativa sia per la portata innovativa dell’evento, che ha messo al centro l’interesse per una disciplina fondamentale degli indirizzi di studio come la matematica, sia perché è stata l’occasione per promuovere il nome di Todi attraverso il Guinness World Records.
Benedetto Scimmi, docente di matematica del Liceo, ha coordinato con passione l’evento e ha spiegato a proposito come il Pi greco Day sia la festa della matematica inventata nel 1988 dal fisico statunitense Larry Shaw per celebrare, appunto, il numero più importante di questa disciplina.
La prima manifestazione si tenne all’Exploratorium di San Francisco, museo da sempre all’avanguardia nella divulgazione scientifica. In quell’occasione i partecipanti fecero un girotondo intorno all’edificio museale e vennero messe in vendita torte alla frutta con le cifre del Pi greco. Ai nostri microfoni ha aggiunto, poi, che per entrare nel record è necessario inviare agli uffici addetti la necessaria documentazione e predisporre ben 22 steward, ognuno con il compito di tenere sotto controllo 50 numeri della catena. La lunga fila è stata ripresa all’ingresso di Piazza del Popolo da una telecamera e dalla macchina fotografica di Daniele Arteritano, docente del Liceo, che ha scattato una foto ad ogni singolo componente della catena. Una volta disposti nella piazza, poi, i partecipanti sono stati fotografati a gruppi di 10. Tali evidenze, insieme alla relazione di due witnesses (testimoni) indipendenti, saranno caricate nell’apposita sezione del portale del Guinness World Records, che aveva già pre-approvato il tentativo di record del 18 ottobre 2016 detenuto dalla città di Udine con 768 decimali. «Noi abbiamo messo in fila 1102 persone, 1100 dopo la virgola, più io con la virgola e il sindaco Carlo Rossini con il numero 3, inizio di 3,14», precisa Scimmi. Dalla data dell’evento c’è un anno di tempo per inviare tutto l’occorrente per poi ottenere l’iscrizione nel record mondiale, che è poi ciò di cui tutti siamo ansiosi e impazienti: Benedetto Scimmi ha voluto precisare che siamo appunto in questa fase transitoria e che il riconoscimento ufficiale del risultato è solo una questione di tempo.
L’impresa tuderte, dunque, rappresenta solo un tassello nella storia di questo giorno, ma sicuramente non il meno importante. È infatti giusto sottolineare che per l’occasione si sono messe in moto centinaia di persone che hanno seguito con grande impegno il tutto e che questo, forse, è l’aspetto più significativo. La partecipazione di persone di ogni età ha favorito e incrementato l’entusiasmo già presente in molti, e tutto è andato secondo i piani.
Anche, e soprattutto, per gli studenti e i docenti del nostro Liceo l’iniziativa ha rappresentato un momento aggregante e divertente. Per tutti un’assemblea di Istituto alternativa che sarà davvero difficile dimenticare.
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