Esperienze e riflessioni sull’A-SL a due anni dalla sua attivazione
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: UN PONTE TRA MONDI DISTANTI

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La Buona Scuola
Un logo della Buona Scuola

TODI – Volete sapere cosa pensano gli studenti ogni volta che si nomina la famigerata Legge 107, meglio nota come “Buona Scuola”? Alternanza Scuola-Lavoro. La legge, infatti, oltre che garantire più di 100.000 docenti assunti al fine di promuovere progetti per arricchire l’offerta formativa, stanziare fondi per la scuola e modificare la figura del dirigente scolastico, istituisce un percorso obbligatorio per gli studenti del triennio provenienti da istituti tecnici, che dovranno effettuare almeno 400 ore, e da licei, che ne faranno 200: questo percorso si chiama appunto Alternanza Scuola-Lavoro (A-SL). Questa innovazione ha il compito di far affacciare gli studenti al mondo del lavoro, rendendoli più autonomi, o di aiutarli a scegliere la giusta facoltà universitaria, soprattutto nel caso dei licei. Stando alla legge 107, l’Alternanza sarà una delle parti costitutive dell’Esame di Stato: la prof.ssa Giuseppina Gualtieri, referente dell’A-SL per il Liceo “Jacopone da Todi”, ci spiega che «a partire dall’a.s. 2018/2019 sostituirà la tesina, e durante il colloquio si parlerà del percorso di A-SL seguito dallo studente, che dovrà dimostrare anche attraverso strumenti multimediali e veri e propri diari di bordo il grado di maturazione raggiunto».

Il percorso si sviluppa seguendo due modalità: la prima, obbligatoria, consiste in uno stage, in estate, ad inizio settembre o durante gli ultimi giorni di scuola, in una delle moltissime aziende o enti convenzionati che gli alunni possono scegliere dal Registro nazionale per l’Alternanza Scuola-Lavoro o in aziende proposte dallo studente stesso, di cui deve essere verificata la validità. La seconda modalità è quella circoscritta alla progettazione d’istituto: progetti trasversali promossi dai docenti, incontri con esperti esterni e molto altro ancora.

Il logo di EasySchool
Il logo di EasySchool

Il nostro Liceo si è finora dimostrato più che pronto e organizzato per far fronte a questi cambiamenti, istituendo, ad esempio, un blog dedicato all’A-SL e promuovendo numerose attività molto frequentate dagli studenti come Impresa in azione, curata da “JA Italia”: un contest che coinvolge ragazzi di tutta Europa che, dimostrando originalità, organizzazione e intraprendenza, sono chiamati a creare una vera e propria impresa. Alcuni alunni dello Jacopone, capitanati dalla prof.ssa Gualtieri e dal prof. Marco Bastianelli, hanno creato EasySchool, un’app di supporto allo studio attraverso il servizio peer to peer o lo scambio di appunti.

Come sempre, al verificarsi di cambiamenti, non manca chi sia in disaccordo o alimenti polemiche. Una grossa fetta dei contestatori dell’Alternanza è quella degli insegnanti più “tradizionalisti”, coloro che sono ancorati al vecchio ideale di scuola in cui si usava solo carta e penna, non capendo però che i tempi stanno cambiando e che gli studenti non sono sempre gli stessi. Dobbiamo anche tenere a mente che la legge è legge, e va rispettata. Secondo la prof.ssa Gualtieri la legge 107 «va interpretata e applicata al meglio, affinché diventi un’opportunità di crescita e di formazione per la scuola, per il territorio, ma soprattutto per gli studenti».

Ma cosa ne pensano gli alunni di tutto ciò? Sottob@nco (anch’esso, a sua volta, esperienza inscritta nella programmazione di A-SL del Liceo) ha condotto un sondaggio su un piccolo campione di studenti interessati dalla 107: per la maggior parte di essi l’A-SL costituisce un’esperienza utile e capace di migliorarli, ma presenta alcune criticità riguardo alla lista di aziende ed enti convenzionati che, a loro parere, non sarebbero molto in linea con il piano di studi.

In conclusione, si può affermare che l’Alternanza Scuola-Lavoro ha grandi potenzialità e che, se applicata in modo adeguato, potrebbe essere un grande aiuto sia per gli studenti che hanno scelto di intraprendere un percorso di studi universitario, che per coloro che si immetteranno fin da subito nel mondo del lavoro.

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