Quando ho saputo della possibilità di partecipare a una mobilità a lungo termine nell’ambito della Rete “Natura e Cultura”, rete di scuole nella Media Valle del Tevere, non ho esitato a presentare la mia candidatura, nonostante avessi alcuni dubbi, come il fatto di essere assente per molti giorni nella mia scuola e di passare tre mesi lontano da casa, o semplicemente la paura di non farcela.
Eppure, il desiderio di viaggiare e scoprire cose nuove ha avuto la meglio.
Dopo giorni di preparativi, è arrivato il giorno della partenza e martedì 23 settembre sono arrivata a Longford, una piccola contea nel centro dell’Irlanda. I primi due giorni li ho dedicati a sistemarmi, fare acquisti per la scuola ed esplorare la cittadina in cui alloggio. Cittadina che si è rivelata subito un posto accogliente, circondato dal verde e pieno di animali. Dotata di diversi mezzi di trasporto che la collegano efficacemente ai centri abitati vicini, luoghi perfetti dove passare il fine settimana.

Il mio primo giorno di scuola è stato giovedì e fin da subito, ho notato molte differenze rispetto al sistema scolastico italiano. Le lezioni iniziano alle 9:00 e finiscono alle 15:45, tranne il venerdì in cui si esce prima. Inoltre, ogni ora si cambia aula in base alla materia, cosa che all’inizio mi ha un po’ spaesata. I primi giorni è stato abbastanza difficile orientarmi e tenere il ritmo con il nuovo andamento delle mie giornate, ma con il passare del tempo sono riuscita ad abituarmi all’attuale routine. Mi sto adattando sempre di più alla cultura locale e alle usanze irlandesi, come il fatto che cenano molto presto, e ai nuovi cibi che mi propongono ogni giorno, molto diversi dai pasti italiani.
Ciò che mi ha aiutata molto ad entrare in confidenza con la mia nuova quotidianità è stata l’accoglienza delle persone. Ho trovato, infatti, docenti disponibili e studenti curiosi e pronti ad aiutarti, desiderosi di conoscere te ed il posto da dove provieni.
Ogni giorno faccio nuove conoscenze e ogni incontro con coetanei di altri Paesi rappresenta un’occasione non solo per migliorare le mie competenze linguistiche ma anche per sviluppare una maggiore consapevolezza civica. Vivere per alcune settimane in un contesto internazionale mi permette di acquisire autonomia, spirito di iniziativa e capacità di adattamento, qualità sempre più preziose nel mondo contemporaneo.
Sono certa che le competenze che sto acquisendo oggi mi torneranno utili anche in futuro, sia nella vita sia nel percorso scolastico e professionale.
L’esperienza Erasmus, insomma, si sta rivelando un autentico viaggio di crescita personale, di apertura mentale e di confronto con realtà nuove.
L’Erasmus continua a rappresentare una delle opportunità più significative per gli studenti europei, un vero e proprio ponte tra culture, lingue e modi diversi di vivere e imparare.
E si conferma non solo un programma di mobilità, ma un vero investimento nel futuro dei giovani e nella costruzione di un’Europa più unita, solidale e consapevole delle proprie radici culturali.
Non vedo l’ora di scoprire quali altre avventure mi aspettano durante il mio soggiorno in Irlanda e consiglio a chiunque ne abbia la possibilità di non farsi sfuggire un’esperienza del genere.
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