Parla il sindaco Antonino Ruggiano
“UNA CITTÀ PIÙ ACCESSIBILE”

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TODI – Un progetto di mobilità alternativa per Todi: una grande sfida per la città di Jacopone e per l’amministrazione comunale, che da tempo sta lavorando per studiare una soluzione all’annoso problema dell’ascensore di Porta Orvietana. Annoso a dir poco, dato che, a giudicare dagli eventi, l’impianto di risalita della città si è rivelato più un “disservizio” che un “servizio”: il primo guasto della struttura si ebbe nell’ottobre 2001, ad appena un anno e mezzo dalla sua inaugurazione; da allora, fu un continuo ripetersi di lavori di manutenzione, verifiche, sostituzioni di pezzi e di disagi per gli abitanti del posto, i turisti e i fruitori giornalieri dell’ascensore, compresi gli insegnanti.

Anche nell’anno conclusosi da poco, il regolare funzionamento dell’ascensore è stato compromesso non poche volte, fermo in pieno periodo estivo per la sostituzione delle funi e nel periodo pre-natalizio per l’installazione di una nuova puleggia nell’argano. Ma, all’inizio del nuovo anno, l’ascensore è stato nuovamente chiuso: «Si è deciso di prendere il tempo che va dalla Epifania all’inizio della primavera (e della stagione turistica) – ha affermato il sindaco Antonino Ruggiano – per una una radicale analisi del sistema di risalita che ha visto la completa revisione della rotaia, il cui allineamento è stato verificato da un importante studio di ingegneria; dalle analisi è emerso un rilevante disallineamento, che, in questi giorni, è oggetto di sistemazione. Per l’inizio della primavera contiamo di poter rendere il parcheggio in piena efficienza alla città e nel contempo stanno terminando i lavori per la risalita pedonale».

Intanto, l’amministrazione sta pensando a soluzione alternative per migliorare la rete dei trasporti nella città: è in fase di progettazione un ascensore verticale, che vada ad affiancare quello obliquo in riparazione: “il progetto è ora al confronto con la Soprintendenza- ha spiegato il sindaco- che sta valutando l’impatto di questa nuova struttura. Contiamo di poter procedere con l’affidamento dei lavori entro l’estate e di avere l’ascensore pronto per la fine dell’anno o al massimo per la primavera prossima».

In fase di progettazione è anche il nuovo parcheggio che verrà in zona “Simoncino”, lungo il viale della Fabbrica: “abbiamo già il progetto e stiamo approfondendo i rapporti con la proprietà dell’area- ha aggiunto il sindaco- per capire quale possa essere la modalità di intervento. Si tratta di tre ipotesi: la prima vede la realizzazione del parcheggio ad opera dei privati, nel quale il Comune rimane fuori dall’intervento e dall’investimento; la seconda vede, invece, una partnership pubblico privato; la terza, ancora, una opera pubblica a tutti gli effetti, con la precedente espropriazione dell’area. Nel mese di marzo sapremo come procedere. Questo primo intervento, del quale abbiamo il progetto ed il quadro dei costi, prevede un parcheggio di circa 120 posti, che vada al servizio di quell’area della città, con un ascensore che faccia arrivare gli utenti in Via Cesia, proprio davanti alla Chiesa di San Carlo (o Sant’Ilario), praticamente al Mercataccio. Anche in questo caso, i tempi sono ben delineati: contiamo di avere il parcheggio pronto e utilizzabile per il Natale del 2020, fra venti mesi”.

Allo studio anche un secondo intervento, che vedrà la realizzazione di un impianto di risalita da Via Cesia alle adiacenze di Piazza del Popolo.

Come si è notato, inoltre, negli ultimi mesi la città è stata sottoposta ad alcuni interventi e misure di decoro urbano: ai pullman di grandi dimensioni è stato impedito l’accesso in Piazza Jacopone, una misura che ha suscitato reazioni e polemiche, in alcuni casi anche piuttosto accese, tra favorevoli e contrari.

Al vaglio anche una rete di colonnine di ricarica per le auto elettriche, e, con Busitalia, l’istituzione un servizio di navetta con bus elettrici dalla Consolazione al Centro storico.

«Questa serie di provvedimenti- ha concluso il sindaco- ci farà fare un vero e proprio salto di qualità nella vita quotidiana, grazie ai quali faremo di Todi il posto bellissimo che merita di essere, impedendo alle automobili dei non residenti di accedere al centro».

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