DOVERE DI INFORMARE-DIRITTO DI ESSERE INFORMATI

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LOCANDINA_INCONTRO_CON_TIZIANO_BERDINI_-_09.03.2017

TODI – Il giorno 09 marzo 2017 i redattori di Sottob@nco hanno incontrato Tiziano Bertini, capo Ufficio Stampa del Consiglio regionale presso la Regione dell’Umbria e segretario dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria. Con lui hanno parlato dell’informazione degli uffici stampa ma, soprattutto, del ruolo e della funzione dei giornalisti come mediatori tra i fatti e i cittadini nell’era della rete e dei social network. 

Oggi la carta stampata sta perdendo importanza, superata dai social media, e non è raro che un’informazione possa essere distorta o intenzionalmente manipolata. Bertini si è soffermato, quindi, sui fondamenti deontologici della professione per garantire un’informazione corretta, completa, onesta e utile: quando parliamo di giornalismo parliamo anche di diritto all’informazione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, che include principi quali diritto di informarsi e di essere informati, diritto di informare e dovere di informare.

Con un linguaggio chiaro e accessibile Bertini ha fatto capire agli studenti che un giornalista, quando scrive un articolo, ha il dovere di rispettare delle regole ben precise. Questo vuol dire che la stesura di un servizio dovrà essere giusta, precisa e soprattutto oggettiva, dovrà essere, cioè, scevra delle opinioni personali dell’autore, in quanto queste potrebbero influenzare le persone che leggono l’articolo in questione. Questo non vuol dire che un giornalista non possa o non debba esprimere categoricamente una propria opinione, ma semplicemente deve risultare evidente dove finisce l’informazione e dove comincia il suo pensiero. Sobrietà è l’imperativo d’obbligo. Le notizie devono inoltre essere confermate prima di venire pubblicate, poiché un altro compito del giornalista è quello di informare le persone di argomenti e avvenimenti veri, e allo stesso tempo un articolo deve essere scritto secondo un filo logico, più precisamente conformemente alla regola delle 5W (Who? What? When? Where? How?) o alla cosiddetta “piramide rovesciata”.

Tiziano Bertini ha poi parlato di come si sia sviluppato e diffuso l’uso di Internet e dei social negli ultimi decenni. «In alcuni casi – ha detto – i social network agevolano molto l’informazione, altre volte invece diffondono solo fake news, false notizie, come quando era stata data notizia della morte di un figlio di Gheddafi». È stato Bertini a far conoscere ai ragazzi di Sottob@nco l’esperienza di Valigia Blu, il blog collettivo che vede al centro del suo lavoro l’analisi sulla verità di dichiarazioni pubbliche (fact checking) o lo svelamento di bufale (debunking).

Non meno importante il confine tra informazione e pubblicità: «Se un programma tv sportivo – ha aggiunto – viene registrato all’interno di una concessionaria, c’è qualcosa che non va».

I NUMERI – In Umbria sono rimasti tre giornali: Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria.  Ad essi si aggiungono 24 radio, TGR Rai 3, 9 tv locali e 4 web tv. La metà della popolazione umbra tra i 14 e gli 80 anni (350.000 persone) acquisisce informazioni tramite i giornali, la televisione e Internet.

Con Tiziano Bertini si è parlato anche di satira, alla luce delle recenti polemiche sulle vignette di Charlie Hebdo e di come questa non debba avere limiti perché, se si ferma la satira, si ferma la creatività.

A mio parere, la presenza di Tiziano Bertini a questo incontro è stata un’opportunità unica, in quanto ha dato la possibilità ai giovani studenti del Liceo di avvicinarsi un po’ di più al mondo giornalistico e di conoscere alcuni trucchi del mestiere riguardanti la scrittura e la stesura di un articolo di giornale.

Grazie Tiziano!

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