CRESCERE CON I VENERDÌ DEL LICEO E IL CAFFÈ FILOSOFICO

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TODI – Anche quest’anno il nostro Liceo si conferma essere un punto di riferimento culturale per la comunità scolastica del nostro territorio e lo si può evincere dal successo ottenuto dagli incontri del “Venerdì del Liceo” e del “Caffè Filosofico”, che hanno visto il coinvolgimento di tantissimi studenti alle varie conferenze.

«L’idea dei “Venerdì del Liceo” è nata nel 2008, in occasione del mio primo anno di Dirigenza presso il Liceo “Jacopone da Todi” – afferma con orgoglio il dirigente scolastico Sergio Guarente – nell’intento di offrire alla nostra comunità scolastica e alla cittadinanza in generale un’occasione prestigiosa e stimolante di incontro e di riflessione su temi culturali di rilievo, sulla base della formula della “conferenza-dibattito”, quindi del dialogo aperto e coinvolgente tra il relatore e il pubblico. L’iniziativa ha avuto, sin dall’ inizio, un grande successo, che ha visto la partecipazione di una media di novanta studenti, ed è ormai giunta, nel corrente anno scolastico, al nono ciclo».       

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Pensa che questi incontri siano utili per il futuro e per il percorso di studi degli alunni?

«Ritengo che gli incontri dei “Venerdì del Liceo” si caratterizzino per la loro grande valenza formativa, e quindi siano certamente utili per il futuro e per il percorso di studi dei nostri studenti, consentendo loro di allargare i propri orizzonti culturali e di sviluppare opportunamente il proprio spirito critico nei confronti della realtà e della società».

In cosa consistono gli incontri?

«Gli incontri, come già anticipato, si svolgono in due fasi, di cui la prima prevede una conferenza di un relatore di prestigio, di circa 45 minuti, su un tema che può spaziare dalle discipline umanistiche a quelle scientifiche, mentre la seconda fase comporta un dibattito, di circa 25 minuti, nel corso del quale gli esponenti del pubblico possono sottoporre domande e questioni al relatore, in un’ottica di partecipazione e di condivisione critica».

Quali sono stati i principali argomenti trattati durante l’anno?

«Nel corso del corrente anno scolastico, sono stati trattati numerosi temi di natura letteraria, artistica, storica, filosofica e scientifica. Ricordo, in particolare, lo svolgimento di tre appuntamenti dedicati alla figura e all’opera di Aldo Capitini, uno dei più importanti e appassionati intellettuali del Novecento italiano, che ha consacrato la sua esistenza all’avanzamento della cultura e ad un luminoso impegno civile e morale».

 Che cos’è il “Caffè Filosofico”?

«Il “Caffè Filosofico” di Todi rappresenta una esperienza didattica originale e innovativa, caratterizzata in particolare dalla novità, con ogni probabilità unica in Italia, della partecipazione, sin dal primo incontro avvenuto nell’ottobre del 2008, degli studenti della Scuola media cittadina “Cocchi-Aosta”, assieme agli allievi del Liceo “Jacopone da Todi”. Proprio la presenza congiunta di discenti non ancora introdotti allo studio istituzionale della filosofia e di studenti invece già “abituati” alla trattazione di tematiche filosofiche ha generato una inedita e stimolante sperimentazione delle opportunità di un dialogo filosofico non paludato o accademico, ma piuttosto in grado di sondare adeguatamente l’habitus filosofico che alberga nella mente di ciascuno di noi, indipendentemente da studi specifici “istituzionalizzati”».

Ha riscosso successo tra gli studenti?

«Il “Caffè Filosofico” ha riscosso un notevole successo tra gli studenti, in quanto ha favorito e stimolato il loro coinvolgimento in momenti di riflessione filosofica liberi e disinteressati, non appesantiti da sovrastrutture o condizionamenti pregressi, costituendo una vera e propria palestra di sperimentazione di un modo nuovo e promettente di filosofare, anche al di fuori dell’ora istituzionale di filosofia tipica dei Licei. Un contributo davvero importante al successo dell’iniziativa è venuto dal moderatore-animatore degli incontri, il Prof. Marco Bastianelli, che, fin dal primo incontro nel 2008, si è proposto, con grande maestria e sensibilità, come arbitro deputato essenzialmente al coordinamento del dibattito e all’ascolto partecipe delle opinioni dei giovani allievi, senza assumere un atteggiamento professorale ed evitando di entrare in partita da “giocatore”».

Consiglierebbe questi incontri anche ad un pubblico adulto?

«Certamente, in quanto la libera attitudine filosofica stimolata dal “Caffè Filosofico” può esercitarsi in qualsiasi età, per cui gli adulti potrebbero assaporare o riassaporare, confrontandosi con i giovani, il gusto del dibattito filosofico, l’invito a ragionare e a dialogare, a comprendere le ragioni degli altri in modo non competitivo, scoprendo assieme il valore della riflessione e rafforzando il sistema delle relazioni interpersonali, stemperando quindi eventuali pregiudizi e riserve mentali».

Che argomenti si trattano durante il “Caffè Filosofico”?

«Gli argomenti sono in linea generale vicini alla sensibilità giovanile, quindi alla volontà di comprendere e di interrogarsi su sé stessi e sul proprio tempo tipica dell’adolescenza. A titolo di esempio, posso citare temi come l’amicizia, la ricerca della felicità, l’identità in rete, la coscienza ecologica».

Sono già in programma altri incontri dei “Venerdì del Liceo”o del “Caffè Filosofico” per l’anno prossimo?

«Al momento, i temi degli incontri dei “Venerdì del Liceo” e del “Caffè Filosofico” per il prossimo anno scolastico sono in via di definizione, per cui non sono in grado di fornire particolari anticipazioni. Posso comunque annunciare che, in occasione del prossimo ciclo dei “Venerdì del Liceo”, sarà presentato, come avviene da alcuni anni, un mio nuovo libro, che è in fase di scrittura».

I “Venerdì del Liceo” ed il “Caffè Filosofico” per il prestigio e il valore dei relatori, per la varietà dei temi e degli argomenti trattati sono il fiore all’occhiello del nostro Liceo.

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