“MISSIONE MUSICA”: UN PROGETTO UMANITARIO DI MELODIE E PAROLE

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La musica è parte integrante di tutte le nostre vite: al supermercato, in auto, durante le festività, ci fa da dolce compagna onnipresente. Però, come si può sfruttare la musica per contribuire alla diffusione del senso di umanità ad essa intrinseca? Come si può realizzare una vera e propria missione che unifichi armoniosamente uomo e suono?

La “Missione Musica” del maestro Giulio Castrica, ex allievo del Liceo, realizza proprio questo obiettivo: tramite innumerevoli concerti promozionali, il maestro si prende volontariamente l’incarico di divulgare il messaggio nascosto della musica, per raccogliere fondi volti a sostenere progetti umanitari che operano in ogni angolo del globo. Il chitarrista classico lavora con il suo team di collaboratori per accertare che la missione continui a realizzare il suo scopo e, sicuramente, il tempo e l’impegno che dedicano al progetto ottiene i risultati attesi.

Foto di “Giulio Castrica at Nunziatina” (Twitter)

Secondo Castrica, la musica ha la grande capacità di far connettere le persone attraverso momenti di intrattenimento, di condivisione e di formazione. “La musica è vita, è il ritmo con cui cadenziamo i passi, è la melodia con cui ci esprimiamo”- dice il chitarrista – “e ho dei buoni partner che mi sostengono quali Socrate, Platone, Nietzsche e Schopenhauer”. D’altronde, Castrica è convinto che noi siamo immersi negli stimoli musicali della vita quotidiana a partire proprio dal silenzio. Infatti, fin dall’antichità, la musica ha avuto un ruolo fondamentale in ogni ambito della vita, da quello religioso a quello sociale, ed è giunta fino a noi per svolgere la stessa funzione unificante che ricopriva migliaia di anni fa.

Tramite una capacità progettuale e una visione precisa del fine che voleva raggiungere, il chitarrista è riuscito a trasformare la sua passione in uno strumento di solidarietà e unificazione. Inoltre, il maestro aggiunge che per realizzare una “missione” del genere i fallimenti sono inevitabili, ma sono la base su cui costruire il progetto stesso insieme ai tutti i successi, piccoli o gradi che siano. “Ci deve essere una capacità di costruire la propria esperienza sia sui momenti belli che su quelli brutti, affinché si abbia una mente che focalizzi ed un carattere d’acciaio” afferma il musicista.

Foto di “Giulio Castrica at Nunziatina” (Twitter)

Durante il corso della sua esilarante carriera, le imprese del Castrica sono state varie. Il chitarrista ha svolto il ruolo di direttore musicale per due edizioni del Todi Festival: sono stati inseriti nella lineup dell’evento il balletto dei Bolshoi di Mosca come anche L’ensemble musicale del Teatro alla Scala. Non sono mancate al festival tuderte esibizioni di Enrico Brignano, Alex Britti e Renzo Arbore e l’Orchestra italiana. Come promoter il Maestro si è occupato di vari musicisti, tra cui la band JETHRO TULL, Steve Hackett (ex chitarrista del gruppo Genesis), Gino Paoli, Zarrillo, e anche l’ensemble dei Dream Theater. “Da ogni esperienza vivi delle emozioni che sommandosi ti danno una visione diversa” – afferma il chitarrista – “e il tutto è l’insieme delle cose e delle persone con fame di migliorare, che credono nel susseguirsi degli eventi e non nel singolo”. Il musicista infine consiglia di esplorare il mondo e non perdere mai l’opportunità di provare tutto ciò che la vita ci offre. Secondo Castrica, l’esperienza concede quell’apertura mentale che è la chiave per ottenere i trionfi desiderati, ma solo con l’aiuto di un genuino desiderio di successo.

La “Missione Musica” riesce a sopravvivere oggi grazie ai supporter (tra cui uno dei principali è il nostro Preside Sergio Guarente) che si sono aggiunti all’iniziale fan base. Tutti sono invitati a celebrare il grande dono della musica insieme a Giulio e ai suoi collaboratori, che contano di diffondere il loro messaggio anche grazie ai sostenitori.

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