Incontro con O’ Doherty autore della “Casa Dipinta”
I COLORI DI BRIAN

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TODI- Con l’inizio dell’anno scolastico 2019\2020 il Liceo “Jacopone” ha avuto l’onore di riavere nei suoi corridoi l’importante artista Brian O’Doherty e la moglie Barbara Novak.

Irlandese lui, americana lei, sono gli autori della “Casa Dipinta” che si trova in via delle Mura Antiche, nel cuore del centro storico. Una piccola casa di tre piani che la coppia ha acquistato nel lontano 1975 e trasformato pian piano, nel corso degli anni, in un’opera d’arte vivente e in continuo divenire.
Tutte le pareti sono state affrescate con opere dell’artista e con la riproduzione dell’antico alfabeto Ogham, usato in Irlanda fino al VII secolo.

Una singolare Casa che, su appuntamento, è stata aperta alle visite ma che, dall’estate scorsa, è stata concessa in comodato al Comune di Todi.

Il giornale Sottob@nco ha già avuto modo, in passato, di visitare, con Elisa Picchiotti di Todi Guide, l’eccezionale Casa Dipinta e di scriverci un articolo (http://www.sottobanco.info/2017/12/05/il-cuore-colorato-di-todi/ ) prima ancora che la donazione permettesse di inserirla nel circuito degli spazi museali cittadini, mettendo a disposizione di tutti questo immenso patrimonio artistico.

Dal 1977 Brian trascorre le sue giornate tuderti a dipingere la Casa, esaudendo un desiderio di sua moglie Barbara, soddisfatta del lavoro del marito e orgogliosa del suo successo.

I due artisti sono tornati a Todi e, con l’occasione, al Liceo, su invito del Dirigente scolastico Sergio Guarente e di Paola Rondolini, docente di arte, che negli anni ha fatto conoscere la Casa ai suoi studenti del Liceo scientifico. Quest’ultimi hanno avuto la possibilità di fare alcune domande all’artista, che ha cominciato la sua esperienza artistica con lo pseudonimo di Patrick Ireland, protagonista di primissimo piano dell’arte concettuale e minimalista. Egli è stato disponibile a rispondere loro in maniera sintetica, nel suo italiano stentato, ma divertente e ironica.

Perché ha deciso di disegnare l’alfabeto celtico nella trave? «Volevo condividere con l’Italia la mia cultura»

Hanno un ordine preciso i colori sulle scali? «Sì, ho voluto colorarle in quel modo perché è come se stessi camminando sopra un arcobaleno» .

Sua moglie ha dato il suo consenso a che venisse dipinta tutta la Casa?
« No, mia moglie non approva mai le mie scelte ma le ho dipinte ugualmente».

Quale opera la rappresenta di più?
« Nessuna in particolare, ho messo il cuore in tutta la Casa».

Perchè ha cancellato il dipinto sopra la porta, quello con la clessidra?«Non l’ho cancellato, semplicemente non l’ho mai finito» .

Da cosa si sente ispirato? «Tutte le volte che vedo un muro bianco è come se vedessi una tela bianca e di conseguenza devo disegnarci sempre qualcosa».

Perchè ha dipinto una costellazione sul soffitto?« La costellazione è quella della Vergine, il segno di mia moglie, così è come se fosse sempre anche sopra di me» .

Una parola per descrivere la sua arte?
« Geniale ».

Quando ha cominciato a vedersi come un artista? «Quando avevo 6 mesi, mia madre mi lasciava nella culla con carta e pastelli» .

A cosa pensa quando dipinge? «A nulla, lascio la mente vuota per poter dipingere» .

Come, quando e dove vi siete conosciuti tu e Barbara?
«Ah, sinceramente non me lo ricordo. Chiedete a lei».

Perchè ha scelto proprio Todi?
« Non io, è Todi che ha scelto me. Todi è la mia terza casa dopo New York e Dublino».

Arte o Barbara?
«Arte».

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