Una “classica” serata tra passato e presente
IL LICEO DI TODI DIVENTA HOSPITALIS

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Il Liceo di Todi, in occasione della NNLC, ha fatto rivivere, con molteplici eventi, i valori legati al vincolo dell’ospitalità nel mondo classico

 

«Serata emozionante»: a parlare è il Dirigente Scolastico che esprime il suo commento circa la Notte Nazionale del Liceo Classico tenutasi venerdì 11 gennaio presso il Liceo Jacopone da Todi. 

(http://www.nottenazionaleliceoclassico.it/)      

Locandina della NNLC    

 Si tratta di una serata speciale, una vera e propria maratona culturale che vede coinvolti tutti i Licei Classici d’Italia. La tematica da trattare è liberamente scelta da ogni singola scuola, e viene affrontata attraverso spettacoli e manifestazioni di tutti gli studenti del Liceo. In occasione della terza edizione il nostro Istituto ha proposto come argomento cardine dell’evento l’OSPITALITÀ da cui il titolo :«Xenoi e Hospites per via, le molte strade dell’ospitalità dal mito ai nostri giorni» . Lo scopo di questo evento è quello di sottolineare l’attualità del messaggio dei  classici latini e greci ai nostri giorni, presentando problematiche e spunti di riflessione validi anche per la contemporaneità, come l’accoglienza appunto.  L’elemento caratterizzante la NNLC presso il Liceo di Todi  è stato l’alternarsi di eventi originali  che hanno esposto  questo tema  in varie modalità: ad esempio, esso è stato sperimentato a livello pratico grazie  alla partecipazione del pubblico ai giochi di società della Compagnia dell’Aquila di Todi ed al quiz in aula informatica realizzato dallo studente Giacomo Antonini.  

 Quiz in aula informatica “KAHOOT”

Oltre a queste attività, si sono affiancate numerose manifestazioni in Aula Magna a partire dal motivo musicale che è stato espresso dall’incontro melodioso creato di diversi timbri di voce come ci hanno ricordato il coro della scuola, diretto da Vittorio Scanu ed il concerto lirico con i soprani Mariangela Campoccia e Carla Ottavi, e con la pianista Lucia Sorci. 

 A seguire , il tema dell’accoglienza è stato esposto secondo il motivo storico-artistico; esso rappresentava un vincolo fondamentale per la cultura classica, come alludono alcuni episodi dell’èpos,  ed è rimasto tale fino al periodo  medioevale, come ci  hanno ricordato le docenti Cinzia Cardinali e Maria Carla Cavallini: le loro rappresentazioni hanno sottolineato  l’importanza della figura dell’ospite e dei doni che venivano offerti  a quest’ultimo dall’ospitante.                                                     

                                                                                                                                               Una scena dello spettacolo della classe 3AS della docente Maria Carla Cavallini

Ai nostri giorni il vincolo dell’ospitalità è del tutto inesistente ed addirittura ad esso si è sostituito un altro elemento: l’antipatia che, nel suo significato etimologico, indica un’avversione verso il diverso, lo sconosciuto chiamato XENOS (straniero). Esso, oramai, è diventato oggetto di pregiudizio, come è stato detto nello Sketch comico “Ma che, sim Greci noi???”, in cui viene messa in scena (dalle classi 2AL e 2BL sotto la supervisione della prof.ssa Belli Cristina) l’avversione e la difficoltà nell’accogliere alunni stranieri per lo scambio culturale con Grenoble.

Da questo, dunque, possiamo capire che l’ospitalità è divenuto il tallone d’Achille della nostra società. Questo tema lo hanno spiegato la classe 4ASU, sotto la direzione  dell’insegnate Elisa Bartolucci, ed il docente  Marco Bastianelli che, esponendo filosoficamente il motivo, hanno ritenuto fondamentale il confronto con l’altro per creare la propria identità. Da qui , dunque, nasce il concetto di condivisione e l’altro, da ignoto, diventa compagno: in Grecia ed a Roma ciò accadeva soprattutto nei banchetti e nei momenti conviviali. Questo è l’insegnamento che noi uomini del terzo millennio dovremmo raccogliere ed è l’invito del Musical rappresentato dagli alunni delle classi classi 2AL, 2BL, 2BU, 3BU, 3AC, 5BU  a cura della prof.ssa Cristina Belli: Aggiungi un posto a tavola. Una bella favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare, insomma un vero è proprio inno all’ospitalità!

L’unione della convivialità, della condivisione e dell’apertura all’altro era visibile anche in altri contesti come quello politico ed etico, ricordati con diverse rappresentazioni. Una di esse è il riadattamento della tragedia  eschilea «Le Supplici» , con le classi 3AC, 2AC E vAC,  a cura di Giorgio Tenneroni  e l’insegnante di greco Tiziana Menciotti che ha evidenziato la prevalenza del vincolo dell’ospitalità nel mondo greco a discapito della libertà della città accogliente: le fanciulle di Danao, protagoniste della vicenda, vengono accolte dal re Pelasgo, nonostante la minaccia di guerra degli Egizi. 

         

                               

A seguire, le classi IVAC e 1BS hanno messo in scena  momenti ospitali tratti dalle poesie di  Callimaco ed Ovidio che hanno voluto evidenziare l’umanità dell’uomo antico di fronte alla richiesta di aiuto di sconosciuti, come accadeva anche nella capitale dell’Ellade, ovvero Atene. 

Ciò è stato presentato nel  recital letterario e musicale intitolato”Atene, Città dell’accoglienza”  a cura delle classi 2AC, 3AC, 4AL, 2AL, 3BSU e delle insegnanti Cristina Belli e Tiziana Menciotti: autori come Sofocle, Tucidide ed Erodoto hanno definito, con le loro opere, Atene una città accogliente ed ospitale, senza tener conto delle differenze culturali e geografiche.

 

 

 Recital letterario e musicale 

 

 

 

 

Sicuramente questa edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico  è stata interessante ed innovativa  perché ha trattato un tema attuale e scottante, quello dell’ospitalità, senza aver scomodato posizioni o ideologie politiche. Allo stesso tempo è stata uno spunto di riflessione ed un viaggio all’interno di noi stessi all’insegna dell’emozione e della condivisione.

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