GUARENTE: «UN LICEO HI-TECH»

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Un nuovo anno scolastico è iniziato al Liceo “Jacopone da Todi” e il numero di attività cresce parallelamente ai cambiamenti in corso. Con il dirigente scolastico Sergio Guarente, da otto anni alla guida del Liceo, abbiamo voluto fare il punto della situazione e parlare delle nuove sfide che ci attendono per l’anno scolastico 2016/2017.

Quali sono i nuovi obiettivi per il prossimo 15193538_1169638609751131_1819100959772555682_nfuturo? Quali le novità o i progetti riguardanti questo anno scolastico?

«Tra i nuovi obiettivi per il prossimo futuro, il nostro Liceo si propone in primo luogo  di partecipare all’innovazione didattica e metodologica rappresentata dall’avvento delle nuove tecnologie informatiche e digitali, il cui utilizzo non va inteso come sostitutivo delle tradizionali pratiche didattiche, bensì come un supporto innovativo all’ineliminabile azione dei docenti; un altro importante obiettivo è costituito dall’implementazione dell’apertura del Liceo ad una dimensione europea e internazionale, nella consapevolezza dell’importanza dell’interdipendenza planetaria per il futuro dell’umanità e dei giovani in particolare. In questa ottica sono numerosi i nuovi progetti deliberati in questo anno scolastico, per i quali demando alla lettura del PTOF di Istituto; a titolo puramente esemplificativo, posso citare il progetto “IMUN”, che prevede il coinvolgimento diretto dei nostri studenti nello studio e nella condivisione delle attività dell’ONU, e il progetto di “Video-making”, che introduce i giovani alla concreta esperienza del “fare” cinema, con un prodotto finale rappresentato dalla realizzazione di un cortometraggio originale».            

A suo parere, quali sono i punti di forza dei quattro indirizzi che caratterizzano il nostro Liceo? Quale valutazione dà di essi?

 «I nostri quattro indirizzi, pur nella loro diversità, sono accomunati dall’appartenenza al mondo della licealità, quindi da un humus educativo che coniuga efficacemente tradizione e innovazione, indirizzando all’amore per il sapere e all’esercizio del libero spirito critico. I rispettivi punti di forza degli indirizzi del Liceo possono essere sintetizzati nei termini seguenti: per il Liceo Classico, il ruolo centrale dello studio delle lingue e delle civiltà classiche dona agli studenti la possibilità di acquisire il senso del nesso tra passato e presente, congiunto al rigore metodologico e critico; per il Liceo Linguistico, la rispondenza alla contemporaneità, attestata in particolare dallo studio delle lingue straniere, consente agli studenti di acquisire strumenti importanti per affrontare le sfide della società globalizzata; per il Liceo scientifico, la particolare e approfondita attenzione ai caratteri e all’avanzamento delle scienze si coniuga efficacemente allo studio delle discipline umanistiche; per il Liceo delle Scienze Umane, la peculiare centralità delle discipline collegate allo studio dell’Uomo e della società offre ai discenti un percorso formativo affascinante e aggiornato, indirizzato alla comprensione delle dinamiche e delle tendenze della realtà e della vita sociale. In sintesi, la mia valutazione dei quattro indirizzi del nostro Liceo è molto positiva, in quanto essi rispondono con efficacia alle differenti esigenze degli studenti, alle loro vocazioni ed ai loro talenti».      

L’alternanza scuola-lavoro sarà un punto caratterizzante l’offerta formativa della scuola?

«L’alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria per i Licei dalla Legge n. 107/2015, rappresenta una opportunità importante per gli studenti liceali, in quanto definisce un collegamento concreto e vivo tra la formazione scolastica e il mondo del lavoro e delle professioni. Pertanto, l’offerta formativa del nostro Liceo prevede un ricca e articolata progettualità dell’alternanza scuola-lavoro, sia attraverso delle attività propedeutiche alle esperienze nel mondo lavorativo, che prevedono anche il ricorso a qualificati esperti e consulenti, sia per mezzo di stages e tirocini in un vasto arco di imprese, studi professionali, enti pubblici, agenzie educative, e così via».       

Ci parli dei “Venerdì del Liceo” (qui il programma per l’a.s. 2016/2017), da anni fiore all’occhiello del POF/PTOF, e delle eventuali novità introdotte in questo anno scolastico…

«Le conferenze de “I Venerdì del Liceo” sono giunte in questo anno scolastico al nono ciclo e si caratterizzano per la loro grande valenza formativa, che permette ai nostri studenti di allargare i propri orizzonti culturali e di sviluppare opportunamente il proprio spirito critico nei confronti della realtà e della società. Il prestigio e il valore dei  relatori, la varietà dei temi e degli argomenti trattati, che spaziano dalle discipline umanistiche a quelle scientifiche, e l’attenta e significativa partecipazione del pubblico (le conferenze sono aperte all’intera cittadinanza) costituiscono un segno importante della validità di questa iniziativa, che invita tutti noi all’elevamento culturale e alla “cura dell’anima”. Tra le novità del ciclo di questo anno scolastico, mi preme sottolineare la presenza di tre appuntamenti dedicati alla figura e all’opera di Aldo Capitini, uno dei più importanti e appassionati intellettuali del Novecento italiano, che ha consacrato la sua esistenza all’avanzamento della cultura e ad un luminoso impegno civile e morale».    

Cosa pensa delle recenti modifiche introdotte in merito all’Esame di Stato?

«Prima di esprimere un giudizio compiuto, attendo che le ventilate modifiche dell’Esame di Stato siano ufficializzate dal MIUR; al momento, infatti, siamo ancora sul piano di proposte e ipotesi trapelate attraverso i mezzi di informazione. Sulla base di quanto appreso finora, e in attesa di una conferma ufficiale, mi sembra di grande interesse l’introduzione di una Prova Invalsi collegata all’Esame di Stato, che potrebbe fornire un utile quadro nazionale dei livelli degli apprendimenti degli studenti italiani in relazione al proseguimento degli studi in ambito universitario».

L’anno scolastico 2015/2016 è stato il primo in cui si è diplomata anche una classe di Scienze Umane. Quali sono le potenzialità del più “giovane” degli indirizzi del Liceo?

«Per il nostro Liceo, il completamento del corso di Scienze Umane, con l’Esame di Stato nell’anno scolastico 2015/2016, ha costituito un momento davvero importante, in quanto è giunta a compimento la “sfida” affascinante e impegnativa di radicare a Todi un indirizzo con una grande tradizione e un altrettanto grande futuro. Ebbene, posso affermare che la “sfida” è stata vinta brillantemente, grazie al notevole successo riscosso da questo indirizzo nel nostro territorio. Il Liceo delle Scienze Umane, quindi, si è inserito a pieno titolo nella ricca e articolata offerta formativa del nostro Liceo;  tra le sue indubbie potenzialità, desidero sottolineare la proiezione verso la modernità e il contesto sociale, con un impianto formativo che offre una preparazione aperta e dinamica, in grado di indirizzare i discenti verso vari ambiti e settori della vita sociale e professionale».   

Com’è la convivenza, ormai pluriennale, tra le due sedi del Liceo?

«La convivenza tra le due sedi del Liceo ha ormai acquisito una sua serena stabilità; posso affermare, quindi, che la differenziazione tra le due sedi, relativa alla presenza delle classi del biennio in Via Roma e delle classi del triennio in Largo Martino I, è ben accolta da parte degli studenti e dei docenti. Tale differenziazione (che negli ultimi anni, per esigenze logistiche, ha subito alcune eccezioni, che riguardano la presenza in Via Roma anche di classi terze) presenta una valenza ampiamente positiva, rappresentata dall’incontro degli studenti dei quattro indirizzi in relazione all’età e al grado di maturazione personale. Al tempo stesso, il passaggio degli studenti dalla sede di Via Roma alla sede di Largo Martino I assume il valore, in primis simbolico, del riconoscimento di uno sviluppo della persona che, nel cambiare sede, si rende consapevole della propria evoluzione e maturazione individuale».           

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