La Disfida di San Fortunato tra esibizioni, gare e corteo
IL PATRONO CHE UNISCE

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TODI- La Disfida di San Fortunato, quest’anno come non mai, ha rivelato le sue potenzialità grazie ad un’organizzazione curata nei minimi dettagli, quella dell’associazione “Arcus Tuder” che, come di consuetudine, si impegna nel mese di ottobre per garantire a tutti i tuderti e non una straordinaria manifestazione, ricca di eventi, che renda omaggio al Santo Patrono. Con gli arcieri, anche l’associazione Todiguide di Elisa Picchiotti ha dato il suo contributo.

In questa occasione, infatti, il coinvolgimento e la partecipazione dei tuderti sono stati di gran lunga superiori a quelli delle precedenti edizioni; dai più piccoli- come per esempio i bambini della scuola primaria di Collevalenza -ai ragazzi fino agli adulti si è percepita una grande collaborazione e un autentico desiderio di partecipare ad un evento che ormai è entrato di pieno diritto nel calendario delle manifestazioni cittadine.

Non sono state poche, in effetti, le iniziative organizzate nel corso dei tre giorni- 12, 13 e 14 ottobre – alle quali hanno assistito migliaia di persone che hanno raggiunto il centro storico per ammirare Compagnie di arcieri, tamburini, sbandieratori e gruppi di rievocazione storica provenienti da ogni parte dello Stivale. Oltre 1.000 i soli partecipanti al Corteo storico che hanno sfilato lungo le vie della città, ma hanno avuto un grande successo anche il Villaggio medievale in via del Monte e la rievocazione della strega Matteuccia nella Piazza del Montarone o l’estemporanea di pittura che ha coinvolto vari alunni della scuola media “Cocchi-Aosta”.

Le gare sono state un elemento di grande rilevanza. Il Palio Dell’Aquila è stata una di queste: arcieri in competizione con il proprio rione, aiutati dall’Associazione Atletica Todi che ha organizzato una staffetta lungo il centro storico composta da adulti e ragazzi, anch’essi divisi per rione, con il compito speciale di portare la freccia agli sfidanti. Ha vinto, per il secondo anno consecutivo, il Rione Colle.

Altre competizioni da sottolineare sono sicuramente La Disfida Di San Fortunato, con protagonisti 180 arcieri che gareggiavano lungo un percorso di 12 piazzole, dove il vincitore è stato proclamato Cavaliere di San Fortunato; l’attesa Giostra Dell’Aquila, una sfida accesa tra i tamburini, che ha visto la partecipazione di diverse Compagnie, dai Tamburini Gualdo Cattaneo ai Gruppi Musici di Torre Orsina fino ai Tamburini di Contrada Vallis-Amelia.

Mille altre attività – laboratori, visite guidate, la presentazione del nuovo libro a fumetti di Don Marcello, il mercato medievale e la cena medievale nella Sala della Pietre – sono state in prima linea, durante questi tre giorni, evidenziando la bellezza e la complessità del Medioevo.

È entusiasta l’organizzatore Carlo Rellini che si esprime in tal modo:


«Come presidente dell’Arcus Tuder che ha organizzato ”La Disfida di San Fortunato”, non posso che ritenermi soddisfatto e lieto per il grande successo dell’edizione 2019. La Disfida è nata un po’ come una scommessa: era il 2015, quando, parlando con Don Marcello, venne fuori l’argomento “San Fortunato”, un giorno di festa mai veramente valorizzato e sentito dalla cittadinanza. Passo dopo passo, anno dopo anno, ecco il risultato: un corteo di 1000 figuranti, 180 arcieri in gara, più di 40 espositori nel mercato Tipico Todi, la prima edizione del Banchetto Medievale e centinaia di turisti e visitatori accorsi alla tre giorni tuderte.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno fattivo della Chiesa di Todi, nelle persone di Don Marcello Cruciani e Don Francesco Valentini, dell’amministrazione comunale che da subito ha creduto nelle potenzialità dell’evento, e lo “zoccolo duro” dell’Arcus Tuder, amici e compagni di avventura sempre pronti a dare una mano. Un grazie va anche a Todiguide, nella persona di Elisa Picchiotti, alla Compagnia Medievale di Todi, ai Musici e Sbandieratori Arcus Tuder, al Gruppo Atletica Todi e a tutte le altre persone che hanno contribuito alla realizzazione della Disfida: chi si è occupato degli abiti, chi della promozione on line, chi dell’accoglienza».

Plauso agli organizzatori, anche da parte di tutte le persone che, approfittando di tre giornate primaverili, sono salite in centro e hanno festeggiato la ricorrenza del Patrono, assistendo anche alla coinvolgente offerta del Cero Votivo a San Fortunato.

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