Valentina Parasecolo si racconta in un’esclusiva video intervista
SOGNANDO L’EUROPA

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Molti di noi danno per scontata l’Europa, ma non lo è.
Il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l’Unione Europea non è un progetto irrevocabile. Eppure come Europei ci troviamo di fronte a nuove scelte che riguardano ciascuno di noi: i cambiamenti climatici, la disoccupazione, la globalizzazione, l’informazione, i trasporti, i commerci, l’immigrazione, la tutela dei consumatori sulle caratteristiche di un farmaco, i rischi per l’uomo, gli animali o le piante in caso di OGM, e tanto altro… Molti erroneamente pensano a questa Europa come un progetto democratico, ma invece l’Unione Europea può essere sottoposta a crescenti minacce sia nei principi che nella pratica.
Oggi ci troviamo di fronte ad eventi competitivi e valori da tutelare, per questo abbiamo incontrato la giornalista Valentina Parasecolo che lavora all’ufficio Stampa in Italia del Parlamento Europeo. Lavora con una squadra di colleghi talmente preparati nel difendere la chiarezza e la trasparenza dei fatti che quest’anno ha vinto insieme al suo staff anche il Premio come “Eccellenza Ufficio Stampa 2018”, e tra le motivazioni c’è “la coerenza con la deontologia legata alla professione giornalistica” .
Ecco, a lei abbiamo rivolto alcune domande in una video intervista per cercare di chiarire i tanti dubbi.
Il 26 Maggio 2019 si vota. Le urne dei 27 Stati membri si apriranno e ogni paese potrà eleggere i suoi Europarlamentari per essere rappresentato. Il Parlamento Europeo con sede a Bruxelles è l’unica istituzione Europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini.
Le attività dell’Europa sono determinanti per il nostro futuro. Noi stessi siamo cittadini Europei, Bruxelles non può prendere decisioni autonomamente o fuori contesto, ma solo con la partecipazione di tutti si avranno risultati ed obiettivi comuni. Indipendentemente dal luogo in cui viviamo, il nostro lavoro, la nostra assistenza, i nostri hobby, i nostri viaggi, i nostri diritti sociali, insomma il nostro quotidiano è gestito dall’Unione Europea che stabilisce regole e principi validi per tutti gli individui.
Con questo articolo e video intervista vorrei stimolare la presa di coscienza di chi come me potrà votare, sostenendo l’impegno alla partecipazione, perché questo voto sia un processo democratico con le giuste informazioni. Può essere una possibilità per decidere in quale Europa poter vivere. L’Unione Europea può essere orientata al bene comune e dare voce ai torti, alle ragioni e ai benefici dei Paesi e dei suoi abitanti.

Siamo con Valentina Parasecolo, giornalista tuderte che ha lavorato alla Rai, nelle trasmissioni di Michele Santoro, autrice di servizi ed inchieste per Petrolio e Rai Cultura, e inviata di diversi giornali, ora al Parlamento Europeo. Oggi la intervistiamo per conoscere nello specifico il suo lavoro al Parlamento Europeo.
Il suo contributo ci guida e ci istruisce, ci parla con gli occhi lucenti, come quelli di quei personaggi instancabili che senza requie creano la storia e la nutrono con onestà intellettuale. Mi accoglie con il sorriso di chi sa custodire e coinvolgere con generosità. Mi accompagna nella strada sconosciuta come via d’ingresso ad una maturità che mi attende. Se c’è qualcuno a cui ispirarsi, in questi tempi senza miti, naturalmente Valentina Parasecolo con la sua umanità è una misura preziosa. Senza forzare i significati raccoglie le azioni e gli eventi per restituirci l’esperienza e le rotte per essere partecipi alla vita ed interlocutori del mondo.
Grazie da SOTTOB@NCO.

https://youtu.be/WvWAjJgwbnk

Domande riportate nella Video Intervista:

1) Chi sono gli Eurodeputati e perché il loro lavoro ci riguarda tutti?
2) Che cosa significa ascolto e democrazia in Europa?
3) Antonio Megalizzi, il ragazzo che si definiva europeo, nato in Italia,  ha perso la vita nei mercatini di Strasburgo (a cui lei stessa era presente) in un attentato, e che la sera si arrovellava su come rendere semplice il linguaggio degli Eurocrati per noi coetanei e altri ragazzi, sognando un Europa diversa. Come non far morire la sua idea, il suo desiderio e il suo stesso sogno?
4) Quali sono le strategie di comunicazione per promuovere la partecipazione alle prossime Elezioni Europee? In particolare nei riguardi di noi ragazzi, dato che io stessa nei miei coetanei trovo molto disinteressamento e inconsapevolezza per la politica…
5) Chi sono i nemici dell’Europa? C’è chi appende bandiere e chi non vuole neanche nominarla, come informarci?
6) Che cos’è la “Repubblica Europea”, addirittura scritta in un manifesto il 16 novembre 2018, a 100 anni dalla fine della guerra mondiale?
7) Cosa fa l’Europa per noi? Dove lo possiamo vedere, su quale sito o programma?
8) Che significa per lei Unione? Ezio Bosso nella sua lettera ai cittadini europei dice che deriva da unus, essere uno e dunque divenire un unico corpo, e per lei?
9) Milano esiste ed è una città mutevole che velocemente accoglie e si trasforma, e poi Todi che senza grattacieli è immobile, lei come concilia le due realtà, questi due territori lontani?
10) Elezioni Europee 23/26 maggio 2019, perché bisogna partecipare? Che significa decidere in che Europa vivere?
11) Crede che mentre noi siamo distratti a guardare Netflix, la storia ci definirà come la generazione del silenzio?
12) Qual è il suo sogno?

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