SOTTOB@NCO SI APRE A NUOVE ESPERIENZE POST COVID

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TODI- Finalmente, dopo due anni in cui a noi ragazzi è stato impedita qualsiasi esperienza formativa al di  fuori della scuola, a causa delle restrizioni per il contenimento del Covid, la redazione di Sottob@nco  è stata protagonista di due esperienze molto interessanti: la visita al Museo Nazionale Etrusco di  Villa Giulia a Roma e la partecipazione al Festival internazionale del Giornalismo di Perugia. Iniziamo dalla prima.

Il 5 Aprile la redazione, accompagnata dalla professoressa Susi Felceti e dal professor Fabio Fibucchi, è stata accolta presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che raccoglie le antichità preromane del Lazio, dell’Etruria meridionale e dell’Umbria, ospitate nei belli spazi di Villa Giulia e di Villa Poniatowski, riaperta per l’occasione e oggetto di importanti lavori di restauro. Ad accoglierci è stato il direttore, il dott. Valentino Nizzo, che ci ha spiegato che queste ville facevano parte di un unico complesso, proprietà della famiglia Ciocchi del Monte, e furono fatte realizzare dal principale esponente di quella famiglia, Antonio Maria Ciocchi del Monte, divenuto poi papa Giulio III. Il prof. Nizzo ha ricordato ai giovani giornalisti le sue origini tuderti e si è mostrato particolarmente disponibile a mostrare loro alcuni interessanti reperti in esclusiva. In particolare ha voluto portare all’attenzione dei ventisei liceali presenti le collezioni dell’Umbria conservate a Villa Poniatowski. Tra le testimonianze presenti che è stato possibile ammirare, molto rilievo è stato dato all’ “Elmo di Vulci”, che le mani sapienti e attente del direttore hanno estratto dalla teca che lo custodisce. L’elmo etrusco, in bronzo, rinvenuto nella necropoli tuderte di San Raffaele, protesse un guerriero di Todi nei momenti più pericolosi ma anche gloriosi della sua vita. Con ogni probabilità, infatti, non è un elmo d’uso reale, da battaglia, ma è un elmo da parata di tipo attico ed ha straordinarie decorazioni con scene di caccia e di battaglia che sono ulteriormente abbellite con l’argento che rendeva meglio leggibili tutte le scene.

Nella sala delle tombe principesche abbiamo ammirato, senza la vetrina di protezione, le straordinarie testimonianze della tomba Barberini, che riflette la splendida fioritura di Preneste, l’odierna Palestrina: fra esse un gigantesco calderone con protomi di grifo e il suo sostegno interamente decorato a sbalzo, un trono e raffinati oggetti in oro e avorio che rimandano per preziosità all’altra tomba principesca presente nella sala, la Bernardini.

Un altro importante reperto che abbiamo potuto ammirare è il “Sarcofago degli Sposi“, capolavoro dell’arte etrusca in terracotta: fu ritrovato nel 1881 in una tomba della Banditaccia di proprietà dei principi Ruspoli, dai quali Felice Barnabei, fondatore del Museo di Villa Giulia, lo acquistò rotto in più di 400 frammenti, intuendone la straordinaria bellezza. Formato da una cassa a forma di letto da convito e da un coperchio con la rappresentazione di una coppia coniugale semidistesa a banchetto, il “sarcofago” accoglieva le ceneri di due defunti. L’uomo con il busto nudo cinge amorevolmente la donna, riccamente abbigliata; entrambi nelle mani tenevano vasi o altri oggetti da mensa. Successivamente abbiamo avuto l’opportunità di assistire in diretta alla spiegazione della “Cista Ficoroni”, in occasione della Giornata mondiale della lingua latina 2022, un cofanetto portagioielli di rame, finemente cesellato e sormontato da un coperchio ornato da tre sculture che è uno dei migliori reperti per dimensioni, qualità e ricchezza decorativa che possediamo.

L’esperienza di Villa Giulia è stata particolarmente interessante per diversi motivi. Innanzitutto per l’importanza dei reperti che sono stati mostrati alla nostra attenzione, ma, soprattutto, perché molti di questi venivano da Todi e ciò testimonia la ricchezza storica e culturale del nostro territorio, che ha modellato e condizionato anche la nostra vita. E da ultimo c’è stata la nostra partecipazione, straordinaria, al Tgr Lazio, presente con noi quel giorno negli spazi del Museo con la rubrica “Grand’arte”.

La seconda importante uscita realizzata è stata la partecipazione all’“International Journalism Festival” svoltosi a Perugia dal 6 al 10 aprile scorso. Nella giornata di apertura abbiamo partecipato, in qualità di protagonisti, insieme ad altre tre scuole della Regione Umbria – liceo scientifico “Galeazzo Alessi” e “Galileo Galilei”, Liceo “Assunta Pieralli” e Iis “Giordano Bruno – al panel dal titolo “Dal taccuino allo smartphone. Come la rivoluzione digitale ha cambiato il giornalismo scolasticopromosso dall’ UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), dal settimanale “La Voce” e da “Umbria Radio InBlu”.

Un incontro nato per cercare di dare risposta a interrogativi attuali: quanto e come il tradizionale “giornalino” della scuola sta lasciando il campo alla narrazione sui media digitali, dai giornali on line ai social fino alla web radio? Come si formano i ragazzi all’uso consapevole dei nuovi linguaggi, acquisendo competenze sempre nuove e specialistiche?

A introdurre i lavori delle scuole presenti, Vincenzo Varagona, presidente nazionale UCSI e giornalista Rai, Riccardo Regi, consigliere dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e Daniele Morini, direttore di Umbria Radio In Blu e del settimanale “La Voce” che proprio a dicembre era stato nostro ospite, a scuola, e che in quell’occasione ha moderato l’incontro. L’introduzione di Vincenzo Varagona e i suoi interventi che hanno inframmezzato le presentazioni delle redazioni giornalistiche delle diverse scuole hanno messo in luce la nuova realtà del giornalismo che è ormai legata inscindibilmente al web e al mondo digitale. Egli ha parlato del fatto che la rivoluzione digitale che ha coinvolto il settore ha messo in crisi il ruolo del giornalista che si è trovato sostituito da numerose e variegate notizie provenienti dalla rete, ma delle quali spesso non è dato conoscere la provenienza e l’attendibilità. Secondo Varagona, il problema del giornalista, oggi, è quello di recuperare la fiducia della gente e il ruolo di intermediario dell’informazione che può garantire la credibilità delle notizie che trasmette.

È intervenuta per primo la redazione del giornale “La siringa” del Liceo Scientifico “Galeazzo Alessi” di Perugia, attiva dal lontano 1958. Dopo aver mostrato le numerose e variegate rubriche e il canale Youtube del loro giornale, i redattori ci hanno informato di un interessante progetto dal titolo “Potenzialmente virali: l’antidoto alle fake news climatiche” che ha come scopo quello di mostrare quanto possa essere facile lasciarsi abbindolare da notizie false nate per superficialità o cattiva volontà. Il secondo intervento è stato a cura della redazione di “G.B. Radio” del Liceo “Giordano Bruno”, anch’esso del capoluogo umbro. La loro esperienza ci è sembrata interessante soprattutto perché la radio utilizza un canale diverso da quello giornalistico; qui lo strumento comunicativo per eccellenza diventa la voce, tramite i podcast, che trasmette emozioni e sensazioni diverse rispetto ad un testo scritto. La redazione de “Il Saggiatore” del Liceo “Galileo Galilei”, invece, ha mostrato un progetto totalmente studentesco, nato in forma cartacea nel 1999 e diventato online nell’anno scolastico 2020-2021 quando è cominciato a uscire in forma digitale a causa della pandemia da Covid e del conseguente lockdown che ha impedito la frequenza scolastica sostituta dalla DAD.

È stato poi il nostro turno: i redattori Francesco Santucci, Camilla Coletti, Bianca D’Angelo e Sara Cecchini (ex studentessa del nostro Liceo ma ancora affezionata redattrice di Sottob@nco) sono partiti dalla presentazione al pubblico dell’accattivante video realizzato da Filippo Orazi per presentare la poliedrica e professionale esperienza di “Sottobanco”, dai canali social con cui il giornale promuove le sue attività e i suoi servizi agli incontri con esperti giornalisti professionisti che ogni anno trattano aspetti importanti dell’informazione fino alle “uscite sul campo”, visite alle redazioni di alcune importanti testate giornalistiche, come Saxa Rubra, Sala Stampa di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, o Corriere dello Sport, solo per citare le ultime esperienze. I redattori hanno poi sottolineato il percorso apparentemente inusuale del nostro giornale, nato prima come giornale online e successivamente arricchito da un numero cartaceo che si intende continuare a pubblicare.

A seguire è intervenuta la redazione de “Il Caffè dell’Assuntina”, giornale online del Liceo “A.Pieralli”.

Alla fine dell’incontro, per noi di Sottob@nco è stato possibile effettuare una visita agli studi di Umbria Radio InBlu e una riunione di redazione speciale, con il conduttore Martino Tosti e il direttore Daniele Morini, finalizzata alla realizzazione di una puntata di Z-Generation. Ma c’è di più. Qualche redattore, Saverio Foiani, Alessandro Longari e Chiara Rossi, hanno partecipato in diretta al programma radiofonico “Freak Out”, riportando la loro personale esperienza al Festival del Giornalismo.

Ciò che ha colpito principalmente è stato il fatto che tutti i ragazzi che sono intervenuti hanno messo in evidenza il piacere di fare esperienza di comunità e addirittura di famiglia, a testimonianza del fatto che qualsiasi attività, se fatta insieme e con un obiettivo comune, può rappresentare un grande momento di crescita. Due bellissimi utili momenti, quindi, quelli vissuti in questo ultimo periodo dalla redazione di Sottobanco presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e al Festival del Giornalismo. Il riconoscimento della ricchezza culturale che caratterizza i luoghi in cui viviamo e lo scambio idee ed esperienze in ambito giornalistico ci hanno offerto un grande spunto di riflessione su come poter allargare i nostri orizzonti e costruire il nostro futuro.

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