GIACOMO E JACOPO, LA STORIA DEI CONSE

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TODI – Più di un anno fa ormai è nato ufficialmente uno dei gruppi musicali più noti della nostra città, “Conse”. Appassionati di musica da sempre, Giacomo Clementi Chiavari e Jacopo Dominici sono i due giovani che lo compongono. I due ragazzi, rispettivamente di 21 e 22 anni, provengono da  esperienze musicali precedenti, in particolare hanno fatto parte di una band Blues Rock insieme ad altri tre amici, la cui attività è perdurata per circa quattro anni (dal 2014 al 2018). Hanno poi deciso di intraprendere una nuova strada, quella che li ha portati alla formazione del gruppo attuale.

 “Il nome del gruppo”, ci raccontano, “è nato un po’ per caso. Quando abbiamo scelto la data d’uscita del nostro primo singolo ci trovavamo proprio sotto il Tempio di Santa Maria della Consolazione, da qui “Conse”. Inoltre, probabilmente, questo monumento è il simbolo più rappresentativo di Todi, la nostra città natale, quindi ci è sembrato fin da subito che potesse rappresentarci anche sotto il punto di vista dell’appartenenza e che potesse magari anche attirare l’attenzione iniziale del pubblico della zona più vicina a noi”.

Tra i loro ascolti ci sono sempre stati i grandi artisti del passato, dai Beatles ai Nirvana, dai Police agli Smiths, per arrivare poi anche ad artisti più moderni, come Frank Ocean, Mac Miller e Still Woozy. È probabilmente questo “spaziare gli ascolti tra generi anche opposti” che li ha portati alla maturazione e alla formazione della nota distintiva che li contraddistingue. I Conse si sono inseriti nel panorama della musica indie-pop il 15 Marzo 2019, con la pubblicazione del loro primo lavoro autoprodotto, il singolo intitolato “Bene così”. Le successive tappe del loro cammino musicale corrispondono a brani quali “TDSF”, “Nanana”, “Paracadute” e all’album “L’anno scorso”. Recentemente, di preciso il 23 ottobre 2020 è uscito l’ultimo pezzo, “Sto”. Come ci confermano i due ragazzi, anticipa l’uscita di un prossimo album, unico spoiler che ci hanno regalato.

Momento di grande importanza per il loro percorso musicale è stato poi il contatto con l’etichetta discografica toscana Labella Dischi che, raccontano, “ha rappresentato decisamente un punto di svolta per la nostra crescita artistica poiché ci siamo spostati da un metodo di registrazione casalingo a uno professionale, ottenendo così risultati decisamente migliori da un punto di vista qualitativo”. I ragazzi si sono incontrati con “Labella Dischi” per la prima volta alla fine di Novembre 2019, ma hanno iniziato la registrazione di “Nanana” solo a Febbraio 2020, dopo aver organizzato un piano di uscite che, purtroppo, è stato prontamente smentito dalla pandemia.

Infatti, come per ogni artista appartenente al mondo della musica, questo è un periodo complesso anche per loro. Ammettono che “in questa situazione è difficile fare programmi precisi, avendo avuto conferma del fatto che ogni cosa può cambiare da un momento all’altro. Ma comunque possiamo dire che abbiamo diverse cose pronte perché, fortunatamente, durante l’estate ci siamo avvantaggiati in previsione di ciò che sarebbe potuto accadere …”. Oltre all’essere affiancati da un’etichetta discografica, tra i traguardi che hanno raggiunto, il più significativo è stato il ricevere l’apprezzamento del pubblico non solo locale. Ora infatti pensano soltanto a “ tornare a suonare dopo un periodo difficile per la musica, per dare respiro a un mondo che ormai da mesi è stato lasciato indietro”.

Si ricorda che è possibile ascoltare la loro musica su tutte le principali piattaforme digitali, quali: Spotify, Tim Music, iTunes, Apple Music e YouTube. 

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