Condizione insostenibile per gli studenti che hanno presentato una petizione
ODISSEA IN NAVETTA: PARTE SECONDA

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TODI – Sono passati ormai sei mesi dalla decisione dell’amministrazione comunale di imporre lo stop  al transito dei grandi pullman nel centro storico e i disagi da parte degli studenti aumentano giorno dopo giorno. Le navette messe a disposizione per portare gli studenti dalla Piazza della Consolazione a Piazza Jacopone sono insufficienti. Continuano a formarsi code con conseguenti ritardi nell’ingresso a scuola in orario. Situazione aggravata dal fatto che anche l’ascensore di Porta Orvietana, presso il quale veniva effettuata una fermata, è ancora fuori uso.

A nulla è valsa la lettera del dirigente scolastico e del Presidente del Consiglio d’Istituto inviata a novembre: la risposta non è mai arrivata e gli studenti si sono mobilitati con una petizione che è stata consegnata all’amministrazione comunale, accompagnata dalle firme di 563 ragazzi e 23 docenti. In essa si chiede il raddoppio delle navette e si pone anzitutto il problema della sicurezza. «Ci è stato segnalato- scrivono- che in data 4 dicembre alcuni studenti sono stati vessati da un autista, il quale minacciando i suddetti che quella sarebbe stata l’ultima corsa della giornata, li ha stipati scorrettamente e contro ogni norma di sicurezza all’interno del mezzo che, partito quindi sovraccarico, ha messo a rischio l’incolumità degli studenti. Situazione questa non inusuale poiché gli studenti, vista l’insufficienza delle navette e l’impossibilità di percorrere il percorso in tempi utili, sono ammassati negli autobus, superando il numero di norma consentito». «Questa condizione insostenibile- aggiungono-  porta a mettere a dura prova il sistema psicofisico di tutti gli utilizzatori e in particolare di coloro che sono affetti da claustrofobia o da altre particolari situazioni che rendono ancora più fastidioso il viaggio, generando così un diffuso malessere e nervosismo».

La petizione è stata letta al Consiglio Grande riunitosi, su richiesta delle forze di opposizione, il 23 gennaio per discutere di questo e di altri problemi relativi all’accesso in centro.  Un Consiglio cui hanno partecipato anche il presidente del Consiglio d’Istituto Giovanni Antonelli e i rappresentanti degli studenti Giorgio Tenneroni e Francesco Liviabella. Tuttavia i rappresentanti non hanno ricevuto particolari attenzioni se non da parte di un assessore in maniera del tutto informale.

Il comitato studentesco promette di andare avanti e, in data 28 febbraio, ha nuovamente parlato con il sindaco Antonino Ruggiano, con l’assessore dei trasporti Alessia Marta insieme all’amministratore di Busitalia per la regione Umbria.

A quanto pare, c’è una disponibilità di massima a modificare – a partire dal prossimo anno scolastico – gli orari degli autobus, così da permettere agli studenti di arrivare prima al piazzale della Consolazione e avere più tempo per prendere le navette e,  di conseguenza, raggiungere la scuola in orario.

Ma per quest’anno? Siamo giunti agli ultimi mesi di scuola, ormai, e la soluzione tampone proposta, quella di posticipare l’inizio delle lezioni alle ore 8, 20 e non più alle ore 8,10 a fronte della disponibilità di Busitalia a far partire gli autobus da Piazza Garibaldi alle 13:30, è risultata impraticabile. «Ad oggi- afferma il Ds Sergio Guarente- non si registrano variazioni, nel senso di soluzioni soddisfacenti, circa la questione del trasporto degli studenti del Liceo; permangono, quindi, i disagi e le criticità che il Liceo, e la Dirigenza in particolare, ha sottoposto alle autorità competenti».

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