LA RESISTENZA BIFRONTE: LE POLEMICHE DEL 25 APRILE

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La deposizione della corona ai Caduti all’interno del Tempio

TODI – In questi giorni per tutta la città fischia un vento di contrasti e incomprensioni che la hanno portata fino alle cronache nazionali, tutto questo a causa della decisione del comune di ritirare il suo patrocinio alla manifestazione dell’ ANPI, ritenendola di parte e strumentalizzata per fini politici attuali e non per commemorare i caduti. Benché sia stato revocato il patrocinio il comune ha comunque voluto mantenere le concessioni degli spazi pubblici che sono serviti ai vari eventi che si sono succeduti in giornata. Due sono stati i cortei  a poca distanza di tempo l’ uno dall’altro; uno iniziato alla cappella dei caduti al Tempio di San Fortunato e concluso alla lapide dei caduti per la resistenza sotto i portici comunali, ha visto la partecipazione di tutte le istituzioni, tra cui la presidente della regione Catiuscia Marini; l’ altro partito dai Giardini Oberdan è arrivato fino alla stessa lapide dove ha posto un mazzo di fiori, a questo secondo corteo hanno partecipato i maggiori esponenti delle sinistre umbre tra cui di nuovo la stessa presidente. Per  fortuna si sono evitati gli scontri ed i disordini che si erano temuti in città e peri quali erano state prese precauzioni e che avrebbero potuto ancora amplificare la fama cittadina. Il nostro liceo, con un’ amplia partecipazione tra studenti e docenti ha preso parte alla commemorazione con un incontro su Primo levi nella sala del consiglio comunale, animato da letture interpretative e riflessioni degli studenti stessi, che hanno dimostrato grande comprensione dei temi e partecipazione.

Gli elementi del nostro liceo che hanno partecipato alla manifestazione

 

I soccorritori all’opera durante l’ incendio.

Purtroppo la vicenda delle celebrazioni per la Liberazione hanno fatto dimenticare ai tuderti e non solo che a Todi le commemorazioni in questo giorno andrebbero fatte in modo pacato e rispettoso non solamente dei caduti di oltre 70 anni fa ma anche e soprattutto per l’ incendio del Palazzo Landi-Corradi, comunemente detto del Vignola. Esattamente 36 anni fa a pochi passi da Piazza del Popolo morirono 35 persone straziate dalle fiamme mentre altre 40 ne rimasero ferite gravemente in quello che è uno degli eventi più luttuosi del secondo dopoguerra italiano, in quel fatidico 25 aprile 1982 non solo Todi ma l’ intera Italia si fermò e quasi nulla interesso di quelle celebrazioni quando era avvenuto un simile evento, invece oggi a Todi quasi nulla è stato fatto in rispetto o in memoria di quei fatti ed una domanda sorge spontanea: non sarebbe stato meglio mettere le polemiche da una parte e per una volta fare qualcosa di moralmente giusto per tutti? 

 

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