Visita alle scogliere di Étretat, Rouen e Versailles
LO “SBARCO” DI DREUX

Gi studenti del Liceo Jacopone alla Reggia di Versailles
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TODI – Diciotto studenti del Liceo “Jacopone da Todi” sono sbarcati a Dreux, la città gemellata con Todi da ben 57 anni. Un’ “unione” che offre loro molte opportunità: visitare città bellissime e ricche di storia, ammirare paesaggi mozzafiato, rapportarsi con un’altra cultura e, di conseguenza, vivere una settimana “alla francese”. Per l’occasione i ragazzi sono stati ospitati presso le famiglie dei corrispondenti ed amici del Licée “Rotrou” che i giovani tuderti, a loro volta, avevano accolto l’anno precedente.

Antonella de Nicola e Stefania Zoppetti, le docenti del Liceo che hanno accompagnato gli studenti, e le colleghe francesi del Liceo “Rotrou”, Muriel Chevillard e Delphine Bordier, hanno stilato un programma di tutto rispetto, denso di visite guidate ed escursioni, dai quartieri storici di Dreux a Rouen, dalle scogliere di Étretat, al centro di Parigi fino alla Reggia di Versailles. Gli studenti hanno inoltre passato tre giorni con le famiglie ospitanti che hanno garantito loro altro divertimento e altre visite interessanti.

todi dreuc

Daniel Hottot, presidente della sezione Todi-Dreux, ha accompagnato i ragazzi durante la visita alla cittadina francese “sorella” affermando che «l’amicizia tra Todi e Dreux è importante nella storia delle due città, dal momento in cui il loro gemellaggio fu il primo fra tutti, prima di quello Dreux-Melsungen e Dreux- Evesham».

Daniel ha aggiunto che il gemellaggio con il relativo scambio di esperienze è un ideale europeo molto importante per aprire i nostri “confini mentali”. E come dargli torto?

Ma non è tutto. Il 2 giugno sono arrivati a Todi sei cittadini di Dreux che hanno alloggiato presso le famiglie tuderti fino al 6 dello stesso mese. «Lo scopo – afferma Marisa Giontella, presidente del Comitato di Gemellaggio – è quello di unire le città per unire i popoli». È sempre Marisa, storica referente per Todi, a raccontarci che il gemellaggio con Dreux è nato per una pura casualità: infatti nel 1959 il professor Vittorio Antonini, a quel tempo sindaco della città di Todi, si recò ad un convegno per la creazione di gemellaggi ad Aosta con l’impegno di gemellare Todi con una città francese. La prima proposta fu Dreux, quindi nel 1960 si firmò il primo protocollo di amicizia.
«Il gemellaggio ha avuto un’importanza fondamentale – aggiunge – perché a quei tempi non c’erano tutte le possibilità di oggi, e per la prima volta Todi si era aperta a una città di un Paese straniero. Inoltre dobbiamo sapere che viaggiare è molto differente dal partecipare ad un gemellaggio perché in questo modo si entra in contatto diretto con le famiglie e con il modo di vivere di un altro Paese».

Ma lo scopo fondamentale del gemellaggio è conoscere altre culture perché «la conoscenza fa cadere molti muri, si comincia a capire che non ci sono così tante differenze – conclude Marisa Giontella – e si inizia a creare un rapporto di amicizia, fratellanza e solidarietà»: non a caso il gemellaggio è un progetto che si è diffuso all’indomani della seconda guerra mondiale, proprio affinché non succedesse più quello che era accaduto e affinché ci si riappacificasse.

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